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venerdì 24 ottobre 2008

Cancellare i tatuaggi

Un milione e mezzo di italiani ha almeno un tatuaggio, ma intanto, cresce anche il numero dei pentiti, cioè di coloro che per i più svariati motivi decidono di chiederne la cancellazione.
Una procedura quasi sempre possibile e non particolarmente dolorosa (certo molto meno del tatuaggio).
I tatuaggi si possono dividere in 5 categorie:
  • professionali (fatti con macchinari adatti)
  • amatoriali
  • post-traumatici (da asfalto)
  • cosmetici (il cosidetto make-up permanente)
  • da medicamento (radioterapia)

Il metodo usato per cancellarli è un laser di ultima generazione, il q-switched, che ha soppiantato i vecchi modelli meno efficaci e spesso causa di brutte cicatrici.
Questi ultimi laser rimuovono i tatuaggi con un potente fascio luminoso le cui lunghezze d'onda vengono assorbite dai pigmenti che risultano così frammentati e poi eliminati dal sistema immunitario.
Il risultato dipende anche dal numero di pigmenti utilizzati, e difatti i tatuaggi amatoriali sono quelli più facilmente eliminabili. Se sono colorati occorrono più sedute a distanza di qualche settimana e diversi tipi di laser.
Occorre poi sapere che alcune tinte come l'azzurro, il verde ed il giallo non possono mai essere cancellate e che durante e subito dopo il trattamento bisogna evitare l'esposizione al sole , le lampade abbronzanti e l'assunzione di farmaci fotosensibilizzanti.

Bastano per qualche giorno una pomata antibiotica ed una crema solare a schermo elevato.

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