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giovedì 29 aprile 2010

L'olio di jojoba

L'Olio di Jojoba (Simmondsia chinensis) è stato impiegato per centinaia di anni dagli Indiani come rimedio universale nel trattamento della pelle. Si chiama olio, ma in realtà è una "cera liquida.
L'olio di jojoba protegge e lubrifica pelle e capelli ed è sovente utilizzato per prevenire l'invecchiamento della pelle e la comparsa di rughe.
La particolare natura dei costituenti lipidici dell'olio di jojoba permette da un lato una maggiore penetrazione ed un pronto assorbimento epidermico, dall'altro un' elevata attività filmogena. Ha azione protettiva anche contro il sole, in virtù della stabilità di queste molecole ai raggi UV.
In commercio troverete molti tipi di prodotti che contengono questa sostanza, io come sempre vi segnalo gli oli puri, Eos200 ml, prezzo di 19,00 euro; Biokima 500 ml, prezzo 56,00 euro; Memole- Natura 100 ml, prezzo 8,90 euro. Mi raccomando non dimenticatevi di controllare gli ingredienti, deve esserci scritto contiene “Simmondsia chinensis Oil”.

L’ olio di jojoba per tutte queste caratteristiche è ottimo per trattare il cuoio capelluto, in quanto aiuta efficacemente a liberare i follicoli dei capelli ostruiti dal sebo, data la sua naturale tendenza ad incorporarlo; per effetto della sua permeabilità, inoltre, i capelli trattati con olio di Jojoba aumentano visibilmente la loro lucentezza e la pettinabilità.
Questa cera liquida è una staordinaria cura nutriente e protettiva per i capelli: provate a utilizzare l’ olio di jojoba puro come impacco pre-shampoo. Spruzzatelo o versatelo direttamente sui capelli prima dello shampoo, pettinandoli per distribuire il prodotto uniformemente. Raccogliete quindi i capelli e lasciate agire per minimo 6 minuti o, meglio mezz’ora. A questo punto potete procedere a lavare i capelli come di consuetudine: il risultato sarà una chioma di capelli lucidi, nutriti e protetti contro gli agenti esterni (vento, freddo e smog). Tutto questo con un prodotto naturale

martedì 27 aprile 2010

La vitamina C

E' la vitamina più versatile, la più presente in natura, la più utile.
La vitamina C protegge il cuore e l’apparato respiratorio, gli organi della digestione e quelli della riproduzione. Soprattutto, aiuta l’organismo a non invecchiare perché agisce sull’ossidazione delle cellule. Ecco perché nessuno può fare a meno della vitamina C.
Regola il potenziale di ossidazione della cellula per la sua capacità di passare da forma ridotta a forma ossidata in equilibrio reciproco e con processo reversibile. Favorisce la formazione del collagene, di adrenalina, regola la resistenza e la permeabilità dei capillari.
Interviene nei processi di difesa cellulare inattivando i radicali liberi dell'ossigeno favorendo l'azione antiradicalica della vitamina E. Favorisce l'assorbimento intestinale del ferro. La vitamina C, presente nell'adulto in quantità di circa 1500 mg., è assorbita nella mucosa dello stomaco e dell'intestino.Agrumi, peperoni, pomodori, kiwi e verdure a foglia verde sono ricchi di vitamina C se consumati freschi. Bisogna evitare lavaggi con quantità eccessive di acqua (che possono determinarne una perdita fino al 75 %) e cotture non troppo prolungate, essendo questa vitamina idrosolubile e facilmente degradabile, perché instabile al calore e all'ossigeno dell'aria.Il livello raccomandato di assunzione della vitamina C con la dieta mediterranea è di 60 mg/giorno sia nella donna che nell' uomo in condizioni di normalità. Un aumento del fabbisogno si ha in gravidanza (+ 10 mg/giorno), durante l'allattamento (+ 30 mg/giorno), negli stati febbrili, nelle malattie infettive e raddoppia nei fumatori.
La carenza di vitamina C, praticamente inesistente nei paesi industrializzati, quando è in forma grave determina lo "scorbuto", quadro morboso caratterizzato da fragilità capillare diffusa con possibilità di emorragie. Un livello plasmatico ottimale di vitamina C garantisce una buona protezione dell' organismo contro gli attacchi ossidativi. In caso di ipervitaminosi si hanno disturbi a livello gastrointestinale dovuti all'acidità.

Il mandarino

Il mandarino è il frutto fresco più ricco di zuccheri (oltre il 17%) e quindi di calorie, 72 per 100 g. Questa caratteristica, associata all'indice di sazietà piuttosto basso, fa del mandarino un frutto di cui non abusare e di cui vanno valutate sempre le quantità assunte. Infatti non è difficile mangiare 1 kg di mandarini, per un totale di ben 500 calorie. Il mandarino è una buona fonte di vitamina C, anche se meno delle arance (40 mg contro 60). La buccia del mandarino contiene un terpene antiossidante, il limonene, e un olio essenziale utilizzato per produrre liquori, sciroppi e profumi.
Le proprietà del mandarino
Il mandarino ha notevoli proprietà terapeutiche. Del frutto non si butta nulla: la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C, essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, il mandarino è anche ricco di fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A, oltre ad una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico. In considerazione della notevole quantità di fibre in esso presenti, il mandarino risulta particolarmente indicato per il benessere dell’intestino e viene indicato nelle diete perché si presenta come un frutto nutriente e facilmente digestivo. A differenza di altri agrumi, i semi del mandarino, anche se masticati, non solo non fanno male ma apportano vitamine. La polpa del mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire il raffreddore e protegge mucose e capillari, la vitamina P, invece, combatte la ritenzione idrica e favorisce la diuresi; inoltre contiene calcio, potassio e fibre, indispensabili per le ossa e per l’intestino e regola la pressione arteriosa. Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science e anche altri studi paralleli sostengono che il mandarino avrebbe proprietà antitumorali (sembra che bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno riduce il rischio di sviluppare il tumore del fegato) e proteggerebbero il cuore. I ricercatori australiani sostengono, inoltre, che il consumo di arance e mandarini ridurrebbe del 50% le probabilità di cancro del tratto digestivo e del 20% di ictus.
Il mandarino in cosmesi
Il mandarino ha sulla pelle un effetto depurativo e drenante ma non solo: l’olio di mandarino è utile anche per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Infatti utilizzando la buccia del mandarino viene creato un olio con il quale si può effettuare un salutare massaggio sulle gambe che facilita il riassorbimento dei liquidi e riduce la cellulite. Sono anche note le sue proprietà emollienti, purificanti e stimolanti particolarmente importanti per il corretto funzionamento del metabolismo. L’olio di mandarino (biologico al 100%) è quindi molto efficace per i massaggi corporei; a fine trattamento viene completamente riassorbito lasciando la pelle vellutata ed idratata.