Ricerca personalizzata

lunedì 15 novembre 2010

La manicure

Le nostre mani sono sempre in continuo movimento e proprio per questo motivo è necessaria una cura attenta. Infatti i lavori manuali, il contatto con l'acqua, l'azione del freddo e dell'inquinamento costituiscono seri pericoli per la loro bellezza.
È consigliabile seguire quindi qualche piccolo accorgimento per proteggere le mani da aggressioni esterne e per mantenerle sane e belle.

Eliminazione delle pellicine:

  • Per eliminare le pellicine è utile prima ammorbidirle con una crema o una lozione apposita
  • Immergi per qualche minuto le mani in acqua tiepida
  • Le pellicine vanno eliminate utilizzando le forbicine o un tronchesino per manicure
  • Per evitare che la pelle si irriti, dopo il trattamento massaggiala con una crema idratante o con qualche goccia d'olio di mandorle

Come tagliare le unghie:

  • Devono essere tagliate con forbicine da manicure, andando con un unico movimento da un estremo all'altro dell'unghia
  • Evita di tagliare solo la punta per non danneggiarle
  • Perfeziona la curvatura, utilizzando una lima di cartone; ti sconsigliamo le lime di metallo
  • Il movimento della lima deve essere deciso e dall'angolo esterno verso il centro

Un semplice esercizio per la cura delle unghie
Per migliorare il flusso sanguigno verso la base delle unghie e dunque mantenerle sane e forti: piega le dita di entrambe le mani verso il palmo e, appoggiando le unghie di una mano su quelle dell'altra, strofina le mani.

Il colore dei vegetali

Frutta e verdura sono una fonte preziosa di vitamine, sali minerali e fibre, elementi indispensabili in una corretta e sana alimentazione quotidiana.
Consumare prodotti ortofrutticoli di stagione equivale a gustare degli alimenti sfruttando al massimo le loro proprietà nutritive
E importantissimo non fare mancare mai dalla nostra alimentazione frutta e verdura. I vegetali infatti svolgono un ruolo determinante in termini di salute. A seconda del colore i vegetali si distinguono per le sostanze che essi possiedono e di cui possiamo beneficiare.
  • La verdura verde contenente un'elevata quantità di carotenoidi e clorofilla capaci di prevenire molte tipologie tumorali.
  • La verdura rossa, caratterizzata dalla presenza di due sostanze importantissime: le antocianine e il licopene che svolgono un'elevata azione antiossidante
  • I vegetali viola per esempio portano rilevanti benefici grazie agli antociani, i pigmenti di cui essi sono ricchi. La verdura viola-blu ha un grande potere antiossidante. Le melanzane sono ricche di magnesio mentre il radicchio contiene vitamina C, calcio, fosforo e potassio.
  • I vegetali bianchi invece devono le loro proprietà a beneficio dell’organismo al fatto che possiedono diverse molecole, fra le quali dobbiamo ricordare la quercitina. Quest’ultima può essere considerata un vero e proprio antiossidante naturale ed è in grado di contrastare le infiammazioni. Fra i vegetali caratterizzati dalla colorazione “bianca” possiamo ricordare la cipolla. Le sostanze che essa contiene la rendono un antibiotico naturale e in quanto tale può essere utilizzata per combattere i germi nocivi dell’intestino e per ridurre le fermentazioni. Il cavolfiore va ricordato per l’ingente quantità di vitamina C, di calcio, di acido folico e di sulforafano, che si dimostra di svolgere un’azione di prevenzione contro i tumori. Infine da non dimenticare il finocchio, che svolge una funzione depurativa e riesce a combattere la formazione dei gas intestinali. Inoltre contiene fitoestrogeni, i quali permettono una funzione equilibratrice sul sistema ormonale femminile.

giovedì 29 aprile 2010

L'olio di jojoba

L'Olio di Jojoba (Simmondsia chinensis) è stato impiegato per centinaia di anni dagli Indiani come rimedio universale nel trattamento della pelle. Si chiama olio, ma in realtà è una "cera liquida.
L'olio di jojoba protegge e lubrifica pelle e capelli ed è sovente utilizzato per prevenire l'invecchiamento della pelle e la comparsa di rughe.
La particolare natura dei costituenti lipidici dell'olio di jojoba permette da un lato una maggiore penetrazione ed un pronto assorbimento epidermico, dall'altro un' elevata attività filmogena. Ha azione protettiva anche contro il sole, in virtù della stabilità di queste molecole ai raggi UV.
In commercio troverete molti tipi di prodotti che contengono questa sostanza, io come sempre vi segnalo gli oli puri, Eos200 ml, prezzo di 19,00 euro; Biokima 500 ml, prezzo 56,00 euro; Memole- Natura 100 ml, prezzo 8,90 euro. Mi raccomando non dimenticatevi di controllare gli ingredienti, deve esserci scritto contiene “Simmondsia chinensis Oil”.

L’ olio di jojoba per tutte queste caratteristiche è ottimo per trattare il cuoio capelluto, in quanto aiuta efficacemente a liberare i follicoli dei capelli ostruiti dal sebo, data la sua naturale tendenza ad incorporarlo; per effetto della sua permeabilità, inoltre, i capelli trattati con olio di Jojoba aumentano visibilmente la loro lucentezza e la pettinabilità.
Questa cera liquida è una staordinaria cura nutriente e protettiva per i capelli: provate a utilizzare l’ olio di jojoba puro come impacco pre-shampoo. Spruzzatelo o versatelo direttamente sui capelli prima dello shampoo, pettinandoli per distribuire il prodotto uniformemente. Raccogliete quindi i capelli e lasciate agire per minimo 6 minuti o, meglio mezz’ora. A questo punto potete procedere a lavare i capelli come di consuetudine: il risultato sarà una chioma di capelli lucidi, nutriti e protetti contro gli agenti esterni (vento, freddo e smog). Tutto questo con un prodotto naturale

martedì 27 aprile 2010

La vitamina C

E' la vitamina più versatile, la più presente in natura, la più utile.
La vitamina C protegge il cuore e l’apparato respiratorio, gli organi della digestione e quelli della riproduzione. Soprattutto, aiuta l’organismo a non invecchiare perché agisce sull’ossidazione delle cellule. Ecco perché nessuno può fare a meno della vitamina C.
Regola il potenziale di ossidazione della cellula per la sua capacità di passare da forma ridotta a forma ossidata in equilibrio reciproco e con processo reversibile. Favorisce la formazione del collagene, di adrenalina, regola la resistenza e la permeabilità dei capillari.
Interviene nei processi di difesa cellulare inattivando i radicali liberi dell'ossigeno favorendo l'azione antiradicalica della vitamina E. Favorisce l'assorbimento intestinale del ferro. La vitamina C, presente nell'adulto in quantità di circa 1500 mg., è assorbita nella mucosa dello stomaco e dell'intestino.Agrumi, peperoni, pomodori, kiwi e verdure a foglia verde sono ricchi di vitamina C se consumati freschi. Bisogna evitare lavaggi con quantità eccessive di acqua (che possono determinarne una perdita fino al 75 %) e cotture non troppo prolungate, essendo questa vitamina idrosolubile e facilmente degradabile, perché instabile al calore e all'ossigeno dell'aria.Il livello raccomandato di assunzione della vitamina C con la dieta mediterranea è di 60 mg/giorno sia nella donna che nell' uomo in condizioni di normalità. Un aumento del fabbisogno si ha in gravidanza (+ 10 mg/giorno), durante l'allattamento (+ 30 mg/giorno), negli stati febbrili, nelle malattie infettive e raddoppia nei fumatori.
La carenza di vitamina C, praticamente inesistente nei paesi industrializzati, quando è in forma grave determina lo "scorbuto", quadro morboso caratterizzato da fragilità capillare diffusa con possibilità di emorragie. Un livello plasmatico ottimale di vitamina C garantisce una buona protezione dell' organismo contro gli attacchi ossidativi. In caso di ipervitaminosi si hanno disturbi a livello gastrointestinale dovuti all'acidità.

Il mandarino

Il mandarino è il frutto fresco più ricco di zuccheri (oltre il 17%) e quindi di calorie, 72 per 100 g. Questa caratteristica, associata all'indice di sazietà piuttosto basso, fa del mandarino un frutto di cui non abusare e di cui vanno valutate sempre le quantità assunte. Infatti non è difficile mangiare 1 kg di mandarini, per un totale di ben 500 calorie. Il mandarino è una buona fonte di vitamina C, anche se meno delle arance (40 mg contro 60). La buccia del mandarino contiene un terpene antiossidante, il limonene, e un olio essenziale utilizzato per produrre liquori, sciroppi e profumi.
Le proprietà del mandarino
Il mandarino ha notevoli proprietà terapeutiche. Del frutto non si butta nulla: la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica. Molto ricco di vitamina C, essenziale per mantenere reattivo e vigile il cervello, il mandarino è anche ricco di fibre e carotene e possiede anche molte vitamine del gruppo B e vitamina A, oltre ad una consistente percentuale di ferro, magnesio e acido folico. In considerazione della notevole quantità di fibre in esso presenti, il mandarino risulta particolarmente indicato per il benessere dell’intestino e viene indicato nelle diete perché si presenta come un frutto nutriente e facilmente digestivo. A differenza di altri agrumi, i semi del mandarino, anche se masticati, non solo non fanno male ma apportano vitamine. La polpa del mandarino (ricca di vitamina C), è utile per prevenire il raffreddore e protegge mucose e capillari, la vitamina P, invece, combatte la ritenzione idrica e favorisce la diuresi; inoltre contiene calcio, potassio e fibre, indispensabili per le ossa e per l’intestino e regola la pressione arteriosa. Gli scienziati del National Institute of Fruit Tree Science e anche altri studi paralleli sostengono che il mandarino avrebbe proprietà antitumorali (sembra che bere un bicchiere di succo di mandarino al giorno riduce il rischio di sviluppare il tumore del fegato) e proteggerebbero il cuore. I ricercatori australiani sostengono, inoltre, che il consumo di arance e mandarini ridurrebbe del 50% le probabilità di cancro del tratto digestivo e del 20% di ictus.
Il mandarino in cosmesi
Il mandarino ha sulla pelle un effetto depurativo e drenante ma non solo: l’olio di mandarino è utile anche per combattere la ritenzione idrica e gli inestetismi della cellulite. Infatti utilizzando la buccia del mandarino viene creato un olio con il quale si può effettuare un salutare massaggio sulle gambe che facilita il riassorbimento dei liquidi e riduce la cellulite. Sono anche note le sue proprietà emollienti, purificanti e stimolanti particolarmente importanti per il corretto funzionamento del metabolismo. L’olio di mandarino (biologico al 100%) è quindi molto efficace per i massaggi corporei; a fine trattamento viene completamente riassorbito lasciando la pelle vellutata ed idratata.

lunedì 15 marzo 2010

Le terme di Telese BN

Le acque di Telese Terme hanno una tradizione antichissima.
Le sorgenti sulfuree comparvero dopo il terremoto del 1349 che causò la fuoriuscita di acque minerali.Ben presto la loro fama si diffuse, essendosi rivelate utilissime per la cura delle malattie della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato respiratorio e dei reumatismi.Le acque di Telese Terme sono acque minerali sulfuree che contengono zolfo bivalente in stato di trasformazione permanente simile a quello contenuto in tutte le cellule del corpo umano. Interagendo con quello presente nel nostro organismo genera una miscela di benefici chimico-fisico-biologici e terapeutici che non si riscontra in altre acque prive di zolfo o che lo contengono con altre valenze.Inoltre, ricche di anidride carbonica, facilitano la circolazione sanguigna periferica poiche il loro effetto sulla cute provoca la dilatazione dei capillari, a vantaggio dell'attività cardio-vascolare.
Per trarre il massimo beneficio dalle preziose acque curative, le Terme di Telese offrono programmi di cura personalizzati sotto stretto controllo medicoL’attività termale di Telese Terme si svolge in gran parte nello stabilimento che si trova in Piazza Minieri, che è il nome della famiglia che alla fine dell’800 si prodigò per far conoscere l’attività termale locale. I reparti di cura sono immersi in un parco di alberi secolari tra i più estesi d’Italia ove si trovano i bacini delle sorgenti e comprendono un Centro di Fotobalneoterapia dermatologica per la cura della psoriasi e di altre affezioni dermatologiche, un Centro di ORL per la diagnosi e la cura delle patologie dell’orecchio, un Centro di fisiopatologia, fisiokinesiterapia ed allergologia respiratoria per diagnosi funzionale ed allergologia delle malattie respiratorie, un Centro cardio-angiologico per la diagnosi e la cura delle vasculopatie periferiche e un Centro di diagnosi e cura delle malattie dell’apparato locomotore sia di origine artroreumatica che traumatica. Nel cosiddetto “Parco delle Terme” con ingresso da Piazza Minieri ci sono anche due piscine di acqua termale sorgiva, la piscina “Goccioloni e la piscina “Pera”, entrambe indicate in particolare per la prevenzione e la cura delle patologie dermatologiche mentre una terza piscina termale si trova nei reparti termali del Grand Hotel Telese, utilizzata principalmente per attività di riabilitazione neuro-motoria e percorsi vascolari; nell’hotel anche un attrezzato Centro Benessere. La dotazione del Parco delle Terme si completa quindi con alcune strutture ricreative, tra cui un parco giochi per bambini, con uno stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua e con un centro congressi di circa 500 posti.
Terme di Telese, Piazza Minieri 1 BN

La salvia

La salvia, appartenente alla famiglia delle Labiatae, si presenta come un arbusto sempre verde: ha un fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e le foglie hanno una caratteristica forma (sembrano piccole lance, lunghe e abbastanza affusolate) e si presentano piuttosto spesse e dure. I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.La pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da “salvus” che significa appunto “sano”. I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici. I Romani la consideravano una pianta sacra tanto che esisteva un vero e proprio rito per la raccolta (che spettava a pochi eletti), i quali dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare dopo aver compiuto sacrifici. I cinesi ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia veniva scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella medicina popolare, già nel Medioevo, veniva usata come cicatrizzante sulle ferite e piaghe difficili da rimarginare.
Le proprietà terapeutiche della salvia
Della salvia sono particolarmente note le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti. Essa inoltre è in grado di curare le sindromi mestruali dolorose e i disturbi della menopausa (in particolare quel fastidioso disturbo chiamato “caldane”: per questo viene anche chiamata “estrogeno naturale”). Offre una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi.È un “deterrente” del diabete e accelera il processo di cicatrizzazione dopo una ferita.
Principi attivi: olio essenziale (costituito principalmente da borneolo, canfora, cineolo e tujone) tannini, saponosidi e colina, possibile presenza di estrogenosimili, sali di calcio, magnesio, ferro, potassio, viamine B e C.
Proprietà:
  • colagoga
  • balsamica
  • aromatica
  • digestiva
  • antisudorifera
  • tonica
  • ipoglicemizzante
  • lattifuga
  • espettorante
  • antisettica
  • antiinfiammatoria
  • emmenagoga

Le proprietà mediche della salvia
La salvia è uno stimolante dell’organismo, è di aiuto durante il ciclo mestruale e combatte gli stati di astenia e depressione. È particolarmente indicata in caso di esaurimento fisico o intellettuale, ma non solo: è molto benefica per il cervello e aiuta la memoria. Alcuni antichi medici cinesi la utilizzavano anche per curare l’insonnia. È anche un gastroprotettore poiché ha un’azione antispasmodica ed è utile nel diabete perché riduce la glicemia. Viene riconosciuta alla pianta anche un’azione estrogena che agisce efficacemente come anti–sudore. Spesso viene anche utilizzata come rimedio per digerire e, se conservata opportunamente, “salva” i cibi dal deperimento.
La salvia in cosmesi

Molti dentifrici sono a base di salvia; in assenza del prodotto preparato si possono semplicemente strofinare i denti con una foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante. Un infuso di salvia consente di restituire ai capelli il colore scuro e le lozioni preparate con la salvia detergono la pelle. Per preparare un tonico astringente alla salvia sono necessari 4 cucchiai di salvia essiccata e di alcool etilico, un pizzico di borace, 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Dopo aver fatto macerare la salvia nell'alcool per due settimane, si deve filtrare la sostanza ottenuta, sciogliere il borace nell'amamelide e aggiungervi l'alcool. Dopodiché si unisce la glicerina e si travasa il tutto in una bottiglia con tappo sotto vuoto. Prima di usare il preparato, sarà bene agitare il contenitore.
Come si usa
: in infuso, in decotto, in macerato; in qualsiasi modo la salvia è di grande aiuto.

mercoledì 24 febbraio 2010

Le verdure di stagione

Sono rari i casi è sconsigliato consumare le verdure. Perché sono così importanti? Prima di tutto per l'apporto di vitamine e sali minerali, poi per le fibre, soprattutto per chi deve fare i conti con un regime dietetico ridotto. Infatti costringono a una masticazione corretta, danno un senso di sazietà e regolano la velocità di assorbimento di alcuni nutrienti, soprattutto zuccheri (sia semplici che complessi) e grassi. Attenzione però ai condimenti!
  • I broccoli: Solo 28 calorie per questo ortaggio che vanta un'elevata concentrazione di vitamina C, di potassio nonché di altre sostanze che avrebbero capacità antidegenerative. Qualche esempio?Per i diabetici sono un toccasana. E anche chi ha problemi di pelle ha motivo di ringraziarlo. Inoltre uno studio, condotto in Cina sull'uomo, rivela che il consumo di questi vegetali puo' aiutare l'organismo a eliminare tossine cancerogene. Un'azione 'detossificante' che puo' ridurre il rischio di sviluppare un cancro al fegato
  • Cavolfiore: Ricco di vitamine, minerali, qualità antibatteriche e altro ancora, il cavolfiore è una verdura fondamentale dell'orto. A seconda della varietà (cavolfiore bianco, verde, viola), il cavolo ha colore diverso e sapore assai particolare. Ma in tutti i casi è sempre adatto alle diete e ricco di sali minerali come fosforo, potassio e rame, vitamine e aminoacidi. Le proprietà benefiche del cavolfiore per la salute sono molte. È naturalmente ricco di minerali, acido folico, fibre, ferro, fosforo, calcio, potassio, magnesio, fosforo, vitamina C (allo stato fresco, ne contiene quanto le arance) e vitamina B9, necessaria alla moltiplicazione e al rinnovamento cellulare. Ha principi attivi antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti, antiscorbuto, depurativi, rimineralizzanti e benefici per la rigenerazione dei tessuti. Il cavolfiore è anche indicato in casi di diabete perché non contiene glutine (è adatto anche ai celiachi). Secondo alcuni studi americani previene il cancro al colon e l’ ulcera e cura l’ anemia. E’ invece controindicato in caso di ipotiroidismo (contiene sostanze che rallentano il lavoro della tiroide)
  • Carciofo: E' un vero concentrato di sostanze benefiche: la cinarina che dà il sapore amarognolo è ritenuta un tonico per il fegato e un regolatore delle vie biliari. Senza dimenticare il suo potere diuretico e “ingredienti” preziosi come calcio, ferro , fosforo e vitamina A. Anche per questo ortaggio le calorie sono basse: 23 per 100 grammi. È un vegetale ricco di acqua, quasi completamente privo di grassi con un moderato contenuto di proteine e una piccola quantità di zuccheri. È invece particolarmente ricco di fibra che svolge importanti funzioni: aumenta il senso di sazietà, migliora le funzioni intestinali. Infine è utile per la riduzione del rischio del diabete e delle malattie cardiovascolari. Infatti la fibra alimentare modula l’assorbimento degli zuccheri evitando un troppo alto picco di glicemia dopo il pasto e riduce i valori del colesterolo ematico attraverso diversi meccanismi biologici. Il carciofo è inoltre un’ottima fonte di potassio mentre il suo contenuto vitaminico è modesto e viene quasi totalmente distrutto con la cottura. Contiene anche piccole quantità di “cinarina”, un principio attivo che favorisce la secrezione biliare e la diuresi. Viene però inattivata con la cottura; infatti è il carciofo crudo che ha una lunga tradizione nella terapia di molti disturbi del fegato. Apporta inoltre l’inulina che migliora le funzionalità digestive e modula l’assorbimento del glucosio riducendo l’innalzamento della glicemia dopo il pasto.
  • Il finocchio. Il finocchio è prima di tutto un ottimo alleato per depurarsi e eliminare le tossine. Leggero e con poche calorie, nonchè privo di lipidi ed amido, ricco di oli essenziali, è utile nelle diete dimagranti. Fortemente diuretico è particolarmente consigliato agli ipertesi. Inoltre questo interessante ortaggio è eccezionale per le mamme che allattano in quanto conferisce al latte materno un sapore particolarmente dolce e gradito ai neonati, oltre a fornire, proprietà digestive ed anti coliche.

lunedì 15 febbraio 2010

La sciatica

La "sciatica", "nervo sciatico", "dolore alla gamba", "ernia del disco" sono termini che spesso si intrecciano e si confondono, ed infatti rappresentano sfaccettature linguistiche di una stessa entità: l'infiammazione del nervo sciatico.
i manifesta con dolore lungo il suo decorso dalla zona lombare agli arti inferiori.
ln termine scientifico il sintomo doloroso prende il nome di sciatalgia.
Quasi sempre la sciatica compare negli adulti e tende ad aggravarsi nella terza età, in particolare, nelle donne l'infiammazione del nervo sciatico è tipica dell'età postmenopausale.
L'affezione, infatti, è dovuta nella stragrande maggioranza dei casi all'artrosi della colonna vertebrale nel suo tratto lombare, cioè nel punto in cui dalla spina dorsale fuoriescono i fasci del nervo sciatico. Con gli anni, i dischi intervertebrali, cioè quegli "spazi divisori" che separano le vertebre tra loro e proteggono i nervi, tendono ad assottigliarsi e a indurirsi.
Quando il nervo sciatico viene compresso alla sua origine, cominciano i disturbi. Il dolore può essere avvertito lungo tutto il territorio di innervazione del nervo sciatico (lombo, gluteo, faccia interna della coscia e interna-posteriore della gamba) oppure solo in alcune di queste zone. Più raramente la sciatica può essere dovuta a intossicazione dei nervi (per esempio, negli alcolisti e nei diabetici gravi).Un "attacco" di sciatica può essere affrontato anche con il riposo. Però, non appena la schiena si blocca per il dolore, una volta accertata la diagnosi di sciatalgia, conviene rivolgersi al medico.
Prevenire la sciatica, e più in generale i disturbi del nervo sciatico, si può. Ma bisogna iniziare da giovani.
Le cattive posizioni (spalle curve e in avanti), e soprattutto gli sforzi fisici intensi possono infatti favorire la comparsa di alterazioni dei dischi intervertebrali e quindi l'affezione nervosa.
A tutte le età, quindi, è consigliabile un po' di ginnastica: più intensa da giovani e più blanda, magari anche solo qualche esercizio di allungamento della muscolatura (stretching) quando cominciano gli acciacchi.Per quanto riguarda la terapia, la sciatica può essere controllata, quando il dolore non è troppo intenso, con trattamenti fisioterapici indicati dal medico e con farmaci antinfiammatori.
Solo se i dolori diventano insopportabili, e compromettono la normale deambulazione, la soluzione per la sciatica da compressione nervosa può essere l'intervento chirurgico.
Prevenire una sciatalgia si può. Basta osservare alcune piccole precauzioni nella vita di tutti i giorni. Eccole:
  • Se devi sollevare pesi – Piegate le gambe, mantenendole un po’ divaricate, lasciando il busto il più possibile dritto. Afferrate il peso (un pacco, una confezione di bottiglie di acqua minerale…) e sollevatevi senza far forza sulla schiena, ma semplicemente raddrizzando le gambe.
  • Se devi stare fermo in piedi per più di 30 minuti – Poggiate un piede su un rialco, per esempio un gradino: in questo modo il corpo si piega in avanti e segue la naturale incurvatura della schiena
  • Se devi stare alungo seduto – Appoggiate bene il dorso allo schienale, tenendo il collo allineato alla colonna vertebrale. Per leggere, tenete il libro all’altezza del torace, evitando di incurvarvi in avanti.
  • Se devi portare pacchi – Distribuiteli equamente su entrambe le braccia, in modo da tenere, camminando, una postura equilibrata ed eretta.
  • Se devi piegarti in avanti – Accovacciatevi flettendo le gambe, ma mantenendo il busto eretto. Mantenete un ginocchio appoggiato al pavimento e l’altro in flessione verso il petto, con la pianta del piede a terra.

martedì 9 febbraio 2010

Funghi della pelle

I segni più tipici delle infezioni da funghi della pelle sono l'arrossamento (che in alcuni casi assume forme caratteristiche come "l'anello" arrossato della tinea corporis) e la desquamazione.
All'arrossamento si associano spesso un forte prurito ed una sensazione di bruciore, specie se la zona interessata entra in contatto con indumenti. In più, non va dimenticato che i miceti tendono a concentrarsi in alcune zone dello strato cutaneo come gli spazi interdigitali, l'inguine o il cuoio capelluto. Infine, in alcune infezioni da funghi come la pitiriasis versicolor non ci sono disturbi, ma solo chiazze più chiare sulla pelle dovute allo sviluppo dei funghi.
Attualmente sono disponibili vari prodotti antimicotici ad esempio, a base di clotrimazolo, che riescono a distruggere i funghi sviluppatisi sulla pelle con un'azione locale senzaincorrere negli eventuali effetti collaterali legati ad una terapia generale. Questi prodotti sono presenti in diverse forme farmaceutiche: dalla crema, più indicata per le zone più localizzate e senza peli, alla soluzione spray, che è più pratica per trattare le zone ricoperte da peli e quelle più estese del corpo (schiena, spalle, tronco);la polvere, per la sua caratteristica di assorbire il sudore è sicuramente adatta al trattamento dei piedi (piede d'atleta), anche nella prevenzione utilizzandola all'interno di calze e scarpe.Si tratta di prodotti altamente efficaci per cui la comparsa di una recidiva non va ricercata nella mancata attività del farmaco, quanto piuttosto nella sospensione precoce della terapia.

Il contagio

Innanzitutto, bisogna fare in modo che la biancheria intima destinata ad entrare in contatto con la pelle o con altri capi sia opportunamente "disinfettata" dai miceti. In caso d'infezione occorre, quindi, lavare magliette e slip ad alte temperature e con detergenti molto attivi.
In famiglia, poi, cercate di non scambiare mai asciugamani, accappatoi e quant’altro entra in contatto diretto con la pelle per evitare di trasmettere i funghi agli altri familiari.
Ancor più attenzione dovete prestarla in palestra e in ogni situazione si faccia la doccia in ambienti comuni. Per proteggere i vostri piedi e quelli degli altri, infatti, indossate sempre le ciabatte!
Infine, per ridurre il rischio di eventuali recidive, prendete qualche contromisura. Ad esempio controllate la sudorazione, evitando di indossare magliette che favoriscono la produzione e il ristagno del sudore a contatto della pelle.
Ultima raccomandazione
: asciugate sempre con cura la pelle dopo ogni contatto con l'acqua e cercate di non fare un uso protratto ed intenso di saponi molto alcalini che possono modificare l'acidità della pelle, alterandone la normale flora, preferendo saponi daml ph neutro o acido.

Nascondere i difetti con il make up

Il trucco, oltre che un alleato di bellezza, può essere un valido aiuto per il trattamento estetico di difetti più o meno gravi della pelle.
Negli ospedali si sta cominciando a creare specifici reparti dedicati al recupero estetico di pazienti che hanno subito lesioni cutanee, come cicatrici derivate da interventi chirurgici o da incidenti, oppure dalle ustioni.Finalmente l'utilizzo del make-up per la copertura degli inestetismi, o "camouflage" sta avendo il giusto riconoscimento, dopo anni in cui è stato visto solo come un vezzo o un'inutile pratica.
  • Couperose: Stendi il correttore di colore verde o giallo-arancio. Applica un velo di cipria. Stendi il fondotinta dello stesso colore della carnagione
  • Ustioni: Le cicatrici da ustione sono difficili da correggere, specialmente se si trovano in zone mobili, come collo e palpebre. Tuttavia, si può fare molto per ridurne il volume e uniformarne il colore:Per le cicatrici a solco utilizza il correttore ombreggiante; Per le cicatrici ispessite utilizza il correttore chiaro per schiarirle; Sulle macchie rossastre procedi così:Applica un correttore beige-arancio e Stendi un velo di cipria ad effetto fissante e applica in modo uniforme il fondotinta.
  • Vitiligine: Si manifesta con chiazze color avorio dovute alla mancanza di melanina. La causa è tutt'oggi sconosciuta e le cure sono poche e costose.Per camuffare questo difetto con il trucco:usa uno stick correttore rosa sulle macchie.stendi il fondotinta su tutto il viso, picchiettando con un cotton fiok la zona interessata.Applica un velo di cipria su tutto il viso.Può essere utile anche indossare un abbigliamento chiaro. A differenza di quanto sosteneva la vecchia scuola dermatologica, che sconsigliava ai pazienti di esporsi al sole, da oltre vent'anni si è riscontrato che proprio l'esposizione al sole può rivelarsi utile, perché stimola la riattivazione della funzione melanocitaria. Tuttavia, proprio per la mancanza di melanina sono fondamentali le precauzioni per l'esposizione solare: attualmente esistono prodotti per uso topico e/o sistemico che possono proteggere la cute e nello stesso tempo stimolare in parte la produzione di melanina.

venerdì 5 febbraio 2010

Le allergie

L’allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di fronte a sostanze considerate erroneamente nocive. L’errore avviene nella prima fase di confronto, cioè la sostanza estranea non solo viene riconosciuta come non compatibile con l’organismo ma viene anche "ingigantita" per quanto riguarda la sua pericolosità. Ecco che allora il sistema immunitario opera da un lato una particolare segnalazione dell’estraneo nella sua memoria interna e dall’altro costruisce un numero eccessivo di anticorpi pronti a reagire massicciamente qualora si ripresentasse un nuovo contatto.
A tutt’oggi non è possibile chiarire con assoluta precisione le cause di questo "errore" del sistema immunitario, pur tuttavia sapendo come avvengono i meccanismi di allergizzazione non si riesce ancora a stabilire con sicurezza chi è a rischio, chi no. Una delle poche cose che i medici oggi sanno è che non è uguale per tutti il tempo di allergizzazione ( tempo che trascorre tra il primo contatto con la sostanza e lo "scatenamento" dei sintomi ): infatti è dimostrato che questo periodo può variare da appena qualche giorno addirittura a diversi anni!
Altrettanto noto è che vi sia una percentuale di ereditarietà, cioè si riscontra che il 30% dei bambini che hanno un genitore che soffre di allergia possono sviluppare fenomeni allergici dello stesso tipo anche quando sono in età adulta.L’allergia può interessare tutte le persone a qualsiasi età e senza differenze di sesso; si manifesta a volte all’apparato gastroenterico con nausea, vomito, diarrea.
  • Sintomi nasali:starnuti ripetuti, secrezioni acquose nasali, naso chiuso, prurito.
  • Sintomi oculari: prurito, arrossamento, gonfiore, lacrimazione, fastidio alla luce.
  • Sintomi respiratori:senso di mancanza d’aria, tosse di origine irritativa, respiro affannoso e accorciato.
  • Sintomi cutanei:prurito, gonfiori, arrossamenti, ponfi.
  • Sintomo frequente in tutti: la stanchezza e l’irritabilità.

Le dieci regole "anti allergiche" da far seguire soprattutto a chi ha avuto anche un lieve raffreddore allergico nella precedente primavera, oppure a chi ha un genitore sofferente di questo disagio stagionale.
  • Assumere in acqua del gemmoderivato di ribels migrum, al mattino appena svegli e nel tardo pomeriggio per almeno tre mesi. Questa pianta è un ottimo riequilibratore del sistema immunitario.
  • Integrare la dieta con vitamine del gruppo C, B e K, utili in particolare per la congiuntivite e la rinite
  • Evitare alimenti che presentano nell’etichetta la voce "aromi naturali" perché a volte fra questi si nascondono sostanze allergizzanti; miele, propoli e polline sono da bandire soprattutto a che soffre di asma allergico
  • Non assumere farmaci senza consultare un medico perché che soffre di allergia è molto più sensibile di altri ai prodotti chimici delle medicine. Tra l’altro non tutti sanno che l’acido acetilsalicilico, ad esempio, può scatenare un’asma
  • Non fumare ed evitare ambienti di fumatori, perché le mucosi nasali-oculari possono irritarsi
  • Seguire semplici regole di vita quali: dormire almeno 8 ore per notte;alimentarsi tre volte al giorno;Riposare o "staccare" dal lavoro almeno un quarto d’ora quando ci si sente stanchi;Fare un’attività fisica settimanale, non agonistica;Ricavare tempo libero da dedicare a se stessi;Imparare a non combattere con le proprie emozioni e a gestirle con serenità nel rapporto con gli altri;Prestare attenzione alle giornate secche e ventose, perché con questo clima le concentrazioni nell’aria dei pollini sono massime; Non effettuare opere di giardinaggio o il taglio dell’erba nei momenti critici; Preferire la vacanza al mare piuttosto che in montagna

martedì 2 febbraio 2010

L'Aloe vera

È una una pianta succulenta perenne a portamento arbustivo, alta sino ad 1 m.
La pianta dell'Aloe è conosciuta per le sue molteplici proprietà in molte parti del mondo.
Dall'inizio della nostra era, la sua utilizzazione è sempre stata la stessa, utilizzata in Asia, in America, in Africa in Europa od in un'isoletta sperduta nell'oceano il suo uso è stato costante nella storia. Lo è stato anche nell'epoca in cui la comunicazione tra i popoli era poco o nulla sviluppata. Molto ben conosciuta anche dai sumeri, in alcune tavole d'argilla datate all'incirca 1750 anni Avanti Cristo, riportano i suoi usi terapeutici nella medicina popolare. Tra le rovine dell'antico Egitto furono trovate degli scritti in cui si riferisce della sua utilizzazione nel campo della religione e della magia. Nel libro Egiziano di medicina, il libro scritto all'incirca nel 1550 Avanti Cristo si descrivono tutti i rimedi e i cosmeti usati da quella civiltà.Cristoforo COLOMBO aveva chiamato l'aloe il medicinale in vaso

PROPRIETA MEDICINALI:
  • Rigenerante: stimola la crescita dell’ epitelio sulle ferite;
  • Energizzante: aumenta il livello di energia dando un benessere generale a tutto il corpo;
  • Proteolitica e cicatrizzante: dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, stimolando il processo rigenerativo;
  • Antiinfiammatoria: accompagna e aiuta a superare i processo infiammatorio;
  • Antipiretico: dà sollievo al bruciore da scottature, infiammazione e febbre;
  • Umettante: è idratante, favorendo la ritenzione di acqua nei tessuti della pelle;
  • Analgesica: dà sollievo al dolore, anche in profondità;
  • Fungicida: ostacola la crescita dei funghi;
  • Virostatica: ostacola la crescita dei virus;
  • Batteriostatica: ostacola la crescita dei batteri ;
  • Emostatica: riduce la fuoriuscita di sangue nelle lesioni;
  • Antiprurito: dà sollievo nel prurito;
  • Disintossicante: aiuta la disintossicazione del corpo dalle impurità delle tossine;
  • proprietà antitumorali
Secondo uno dei più affermati nutrizionisti americani, il dottor Bruce Hedendal, dell’Hedendal Chiropratic and Nutrition Center, la chiave del potere dell’aloe vera consiste nel suo ricco contenuto di una classe di zuccheri a lunga catena conosciuti col nome di mucopolisaccaridi (mps). Egli ritiene che gli mps siano fondamentali per l’organismo come i mattoni per una casa.
Normalmente si trovano in ogni cellula del nostro corpo, e siamo in grado di fabbricarli da soli nei primi dieci anni della nostra vita. In seguito, dobbiamo affidarci a fonti esterne e poche piante rappresentano una fonte più ricca dell’aloe vera.
Ma cosa fanno questi mps? Quale funzione svolgono nel nostro organismo?
Probabilmente agiscono da lubrificanti per nostre articolazioni, ricoprono il colon evitando il riassorbimento delle materie di scarto tossiche e inoltre, tra gli svariati altri benefici, formano una barriera contro le invasioni microbiche delle nostre cellule. Tutti però sono d’accordo nell’attribuire le proprietà dell’Aloe Vera non a un singolo principio attivo contenuto nella pianta, ma che sia l’effetto sinergico della pianta in toto a stimolare alcuni meccanismi naturali, già presenti nel nostro organismo, e magari indeboliti per diversi motivi.

Terme delle Dolomiti Valgrande, Veneto

Da sempre la popolazione della Val Comelico ha conosciuto le benefiche qualità delle acque di Valgrande.
Nei primi anni del 1900, a Valgrande, furono costruiti alcuni alberghi dotati della possibilità di effettuare bagni con le acque termali, ma niente di più.
Sui giornali locali si continuò però, per tutto il secolo scorso, a parlare della possibilità di realizzare un vero e proprio centro termale.
Nel 1983, con uno studio voluto dalla Comunità Montana, si cominciò di nuovo a parlare seriamente dello sfruttamento delle acque. Ma anche questo progetto rimase sulla carta.
Finalmente, nel 1993, il comune di Comelico Superiore, ha dato il via ad un progetto che si è concretizzato nell’attuale struttura termale, punto di arrivo di 160 anni di progetti termali, punto di partenza per possibili nuovi sviluppi.
Già nell’800 si cominciò a pensare alla loro utilizzazione per scopi medici. L'acqua delle Terme delle Dolomiti, ricca di minerali, è una rara alleata. Oltre ad essere un’efficace cura naturale, preventiva e lenitiva per numerose patologie, le cure termali, essendo prive di controindicazioni, sono indicate per tutte le fasce di età. Nello specifico, benefici significativi si ottengono nel trattamento di malattie dermatologiche, vascolari, otorinolaringoiatriche e gastroeneteriche.
Bellezza e perfetta forma fisica si fondono, alle Terme delle Dolomiti, con le proprietà benefiche delle acque termali: nel Centro Benessere è possibile scegliere tra una vasta gamma di proposte effettuate con prodotti naturali.
Un sogno di relax totale che spazia tra massaggi classici, orientali, thailandesi, bagni aromaterapici e idromassaggi in acqua termale, trattamenti viso e corpo e trattamenti con il fieno.
Sono inoltre possibili trattamenti e programmi personalizzati anti stress, anti age, focalizzati sui problemi di dolori al rachide (schiena) e agli inestetismi dovuti alla cellulite e alle smagliature mediante la SIT Teraphy (vedi fisioterapia).

Via Valgrande, 43 (stabilimento) - 32040 - Comelico Superiore (Belluno) - montagna Tel. Stabilimento: 0435470153 - Fax Stabilimento: 0435470154 Apertura: inizio dicembre - Pasqua (stabilimento)

lunedì 25 gennaio 2010

Massaggio anti-stanchezza per viso

Per risvegliare il microcircolo non c’è nulla di più piacevole di un bel massaggio. Che però deve essere delicato, per evitare che comprometta i capillari, soprattutto sul viso. Stendi sulla pelle un olio, quindi, per favorire lo scorrimento delle dita.
Con i polpastrelli distribuisci il cosmetico su tutto il viso, scendendo anche su collo e décolleté (evita, invece, la zona del contorno occhi). Esegui delle pressioni dal centro all’esterno del volto, risalendo sempre con le dita verso l’alto.
Rilassa i muscoli facciali e appoggia le dita di entrambe le mani ai lati della bocca. Quindi, premile sulla pelle e spostale verso le orecchie, picchiettando leggermente con i polpastrelli. In questo modo riesci a stimolare la microcircolazione e doni luce al viso.Gli occhi gonfi possono essere la conseguenza di una notte brava. Per recuperare uno sguardo fresco, fai un massaggio drenante: premi con il polpastrello sotto gli occhi dal naso alla tempia. Poi, applica due dischetti imbevuti di camomilla tiepida per 20 minuti.

lunedì 18 gennaio 2010

La tiroide

La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla, che si trova nella parte anteriore del collo, proprio al di sotto del pomo d'Adamo
La tiroide ha un ruolo importantissimo nel controllare il metabolismo del corpo, cioè tutte le funzioni del corpo.
Per farlo, produce degli ormoni specifici, la T4 e la T3, sostanze contenenti iodio, che viaggiano nel sangue per raggiungere tutti gli organi.
Sono gli ormoni tiroidei a dire all'organismo quanto veloce deve lavorare e come usare l'energia; essi inoltre hanno un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo degli organi: regolano la velocità dei battiti del cuore, il livello di colesterolo, il peso corporeo, la forza muscolare, le condizioni della pelle, la vista, il ritmo delle mestruazioni, lo stato mentale e tante altre funzioni.
Gli ormoni contengono iodio, che pertanto è un componente essenziale per la loro produzione. Lo iodio proviene dall'acqua che beviamo e dai cibi che mangiamo; è importante quindi che sia presente in quantità sufficiente nella nostra alimentazione.
Una carenza di iodio determina un malfunzionamento della tiroide e la tendenza al gozzo.
Per garantirsi un apporto corretto di iodio ci sono, allora, due modi:
  • acquistare il sale iodato, che si trova facilmente anche al supermercato;
  • consumare almeno tre volte la settimana il pesce, in assoluto l'alimento più ricco di iodio.
  • Un'unica raccomandazione: controllate sempre la quantità, se soffrite di ipertensione.
Per scoprire se la tiroide funziona nel modo giusto esistono esami clinici appositi a cui sottoporsi:
  • L'ecografia: è un esame indolore e può accertare se le dimensioni e la forma della tiroide sono nella norma, e se sono presenti noduli;
  • le analisi del sangue: il dosaggio degli ormoni T3, T4 e TSH permette di accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo;
  • la scintigrafia: viene richiesta quando c'è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide;
  • l'ago aspirato: viene richiesto se ci sono noduli. Con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.

giovedì 7 gennaio 2010

Il melograno

Le numerose e benefiche proprietà del melograno
La benefica proprietà antiossidante del succo della Melagrana, è paragonabile soltanto al tè verde, grazie anche ad alcune analisi alle quali il frutto è stato sottoposto, che hanno confermato questa tesi. I notevoli benefici sull’apparato cardiovascolare e la prevenzione di patologie coronariche e arteriosclerosi, sono indiscutibili: tuttavia per goderne al massimo, occorre però unire al consumo del succo di melagrana, anche uno stile di vita corretto e quindi adottare un’alimentazione corretta, evitare la vita sedentaria e l’abuso di fumo e alcol. Ma gli effetti benefici non sono tutti qui: una ricerca israeliana condotta da Michael Aviram, biochimico presso Lipid Research Laboratory del Medical center Rambam di Haifa, indica che questo frutto ha delle proprietà terapeutiche, e anche antitumorali: il succo di melograno, secondo la ricerca, sembra essere addirittura tossico nei confronti delle cellule tumorali. In particolar modo i benefici “anti cancro”sono stati rilevati in numerosi casi di tumore al seno. Ma non solo: il melograno possiede anche l’acido ellagico (una sostanza riscontrata anche nei lamponi, nelle fragole, nelle noci) che, secondo gli studiosi, provoca la morte delle cellule “anomale”. Una nuova recente ricerca, ha evidenziato anche il beneficio di questo frutto nel combattere i disturbi della menopausa, in particolare la depressione e la fragilità ossea.


Effetti antitumorali della melagrana
Sono stati rilevati effetti antitumorali della melagrana sul tumore della mammella poiché si è potuta riscontrare l’inibizione della proliferazione delle cellule cancerogene del seno. Gli antiossidanti e i polifenoli contenuti nel succo di questo benefico frutto, sono anche in grado di contrastare l’azione dei raggi ultravioletti (UV), causa principale del cancro della pelle; l’effetto “scudo” arriverebbe dalle antocianine e dai tannini di cui è ricco.
La melagrana a protezione delle patologie cardiovascolari
Come già accennato sopra, molti sono i benefici della melagrana per quanto riguarda la salute cardiovascolare: il suo succo infatti, rallenta lo sviluppo dell’arteriosclerosi, abbassa la pressione sanguigna sistolica e migliora il profilo lipidico, diminuendo quindi i rischi delle patologie ad essi collegate. Gli antiossidanti “fenolici” che troviamo concentrati nei frutti, hanno dimostrato un’importante azione preventiva nelle malattie cardiovascolari, agendo positivamente sull’arteriosclerosi, responsabile dell’80% delle morti tra i pazienti diabetici in America. Anche contro il morbo di Alzheimer il succo della melagrana si è dimostrato benefico: un bicchiere al giorno regala un effetto “barriera” e dimezza le proteine “killer”. Ulteriori nuove ricerche americane hanno dimostrato l’efficace proprietà di questa pianta nel combattere batteri, funghi e virus così come hanno sottolineato i positivi risultati ottenuti dal succo di melagrana, rispetto all’artrite, poiché viene inibita la degradazione della cartilagine e viene preservata la funzionalità e l’integrità dell’articolazione.