Ricerca personalizzata

martedì 25 novembre 2008

Lamezia Terme, Calabria (CZ)

Già note nel IV sec. a.C., queste terme furono apprezzate dai Romani e dai Normanni ma la loro fama non superò il Medioevo epoca in cui tutta la zona diventò malsana. L'interesse degli studiosi per le propietà terapeutiche di queste acque si attivò nel 1835 e quasi un secolo più tardi si iniziò un programma di utilizzazione. L'attuale stabilimento dal 1968 in poi è stato più volte ampliato e rinnovato per offrire agli utenti dei servizi sempre adeguati.
Le acque solfuree della sorgente Caronte, la più importante e rappresentativa tanto da dare il nome alle Terme,collegate, nella credenza popolare, al mitico fiume infernale , si presentano per le loro caratteristiche peculiari adatte alle più diverse patologie anche per la loro giusta temperatura: 39°C circa, che non richiede alcun intervento esterno. Le acque tornano alla luce dopo un percorso sotterraneo, riccamente mineralizzante ,ad un'elevata temperatura. Le Terme, a pochi chilometri dal mare, circondate dalle montagne del parco "Difesa Mitoio Caronte", inserite in un bosco secolare di querce, castagni, e pini godono di un clima mite tutto l'anno.
Le Terme Caronte sono un complesso all'avanguardia attento al mutare dei tempi e alla soddisfazione del Cliente, senza tradire le radici storiche e culturali dell'impresa. Dispongono anche di una moderna area "Benessere" ove si fondono sinergicamente le risorse naturali "Acqua e Fango" con le metodiche di cura degli inestetismi e di remise en forme generali. Luogo ideale per programmi di prevenzione, cura e riabilitazione, in un ambiente climaticamente privilegiato ed ecologicamente incontaminato, nel quale ritrovarve il benessere fisico e interiore. Prima azienda termale del Mezzogiorno ad aver ottenuto la certificazione Qualità UNI-EN-ISO 9002

Patologie indicate :

  • Malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie
  • Malattie ginecologiche
  • Malattie reumatiche
  • Malattie dermatologiche

La località termale è inserita in un contesto ambientale molto ricco di opere d'arte ed edifici di varie epoche: si va dai siti archeologici greco-romani, che riguardano la stessa Lamezia ed i paesi vicini, ai castelli normanno-svevi, alle abbazie medioevali, ai santuari rinascimentali e agli edifici privati o religiosi di stile barocco. Splendido anche il paesaggio del Golfo di Sant'Eufemia e delle vicine montagne appenniniche.

venerdì 21 novembre 2008

La sinusite

Arrivano le giornate umide e fredde, con sbalzi di temperatura ed inquinamento alle stelle. E per chi soffre di sinusite è proprio il periodo più critico. Non tutti sanno, però, che questo doloroso disturbo si può affrontare bene anche con le terapie naturali. Uno nuovo studio dell'università di Ottawa, per esempio, ha dimostrato che il miele è un' ottima "medicina dolce" per eliminare i batteri che scatenano l'infiammazione. In alcuni casi sembra funzionare meglio degli antibiotici. Le virtù antibatteriche del miele sono note da tempo, ma non è l'unica possibilità offerta dalla medicina naturale. Ci sono infatti rimedi fitoterapici ed omeopatici molto efficaci sia per curare sia per prevenire la sinusite..
Di solito tutto comincia da un banale raffreddore. Poi, dopo qualche giorno, si prova una sensazione di costrizione alla radice del naso. E' l'esordio della sinusite. In questa fase è importante cercare di fluidificare il più possibile il muco. Il rimedio omeopatico più adatto è Sticta Pulmonaria alla 5CH. Se ne prendono 5 granuli, tre volte al giorno. Si può associare anche un rimedio fitoterapico: la tintura madre di Callinsonia canadensis, 30 gocce tre volte al giorno. Questa pianta aiuta le mucose a decongestionarsi e favorisce il deflusso del catarro dalle cavità nasali verso l'esterno. Molto utili anche i suffamigi con gli oli essenziali, in particolare di Niaouly o di Mirra, che hanno proprietà disinfettanti. Si usano 10 gocce di essenza in un litro d'acqua bollente. Poi si inalano i vapori per un quarto d'ora, coprendosi la testa con un asciugamano.
A volte non ci si rende conto che il raffreddore sta diventando qualcosa di più. E si trascurano i sintomi iniziali. Così la sinusite si manifesta ad un tratto con forti dolori pulsanti alla fronte ed intorno agli occhi, malessere generale e qualche linea di febbre. In questa fase acuta, il rimedio giusto è Belladonna 5CH, 5 granuli tre volte al giorno, che serve sia come antidolorifico, sia per placare l'infiammazione.
Dopo qualche giorno, si sente l'esigenza di soffiarsi il naso per eliminare il muco. Se è molto vischioso e difficile da espellere, per fluidificarlo si può usare Hydrastis, alle stesse diluizione e dosi dei precedenti rimedi.
Ci sono persone che soffrono di sinusite ricorrente o addirittura cronica. Chi è allergico ai pollini, per esempio, ha le mucose più sensibili ed è più vulnerabile all'aggressione di virus e batteri. Per rinforzare le difese e prevenire gli attacchi, è utile fare una terapia con la tintura madre di Echinacea. Se ne prendono 30 gocce al giorno, rispettando intervalli ben precisi. Si comincia dal primo mese e si arriva al 20, poi si sospende il trattamento fino al 30 e si ricomincia il mese successivo. Chi invece non riesce quasi mai ad avere il naso libero, ha bisogno di un trattamento di fondo con Silcea 15 CH, una dose unica una volta alla settimana da prendere tutta l'anno. E dovrebbe bere tutti i giorni una tisana a base di fiori di sambuco e di eufrasia, che è un ottimo antinfiammatorio naturale

Ernia cervicale

Dolori a collo e spalle, mal di testa, formicolii, sensazione di scossa elettrica al braccio. Fino ad arrivare alla perdita di sensibilità delle dita della mano ed addirittura della forza. Questi sono i sintomi dell'ernia cervicale, cioè l'uscita dalla sua sede del disco, il cuscinetto che fa da ammortizzatore tra una vertebra e l'altra.
E' un problema provocato in genere da traumi come il colpo di frusta o da posizioni sbagliate e colpisce il 2 per cento degli italiani, soprattutto giovani donne. Ma oggi, quando non guarisce con le cure mediche, si può risolvere con un nuovo intervento che sostituisce il disco danneggiato e ridà funzionalità al collo, senza ridurne la capacità di movimento.
Rispetto alla tecnica tradizionale, che blocca le vertebre con una specie di gabbietta od un innesto d'osso, con il rischio di rendere un pò rigido il tratto cervicale, si utilizza una protesi dinamica. Questa riesce a svolgere la funzione di ammortizzatore proprio come il disco naturale, restituendo subito l'agilità di movimento.
L'operazione si fa in anestesia generale e dura circa un ora. Attraverso una minincisione di 2 centimetri si sostituisce il disco rotto con questa speciale protesi fatta di materiale biocompatibile. Dopo uno o due giorni si torna a casa e si può riprendere una vita normale. Senza dover indossare il collare, come succede con l'intervento tradizionale.
La nuova tecnica va bene per tutti, ma soprattutto per i pazienti più giovani, fino ai 50 anni, 55 anni. Non è adatta invece, se c'è già una forte artrosi perchè i benefici della protesi vengono vanificati dopo pochi mesi. Oppure in caso di lussazione, cioè di scivolamento di una vertebra sull'altra, che si può risolvere solo con l'intervento classico. Si ricorre all'intervento chirurgico quando l'ernia è ad uno stato avanzato. Altrimenti si prova prima coi farmaci antinfiammatori, antidolorifici ed i cicli di fisioterapia. Nella maggior parte dei casi, il problema si risolve, perchè l'ernia si disidrata e si riduce, non comprimendo più il nervo. Solo dopo tre, quattro settimane di terapia i disturbi non migliorano, o addirittura peggiorano, allora non resta che il bisturi. La nuova tecnica viene già utilizzata, oltre che al Politecnico di Pavia, in altri centri pubblici.

mercoledì 19 novembre 2008

Offerte termali

Regalarsi qualche giorno di coccole per affrontare l'inverno, curarsi o prevenire vari acciacchi. E rilassarsi, approfittando della ricca offerta termale del nostro Paese. Ecco tre dritte dritte
  • I fanghi più ricchi d'Europa. Abano e Montegrotto (PD) possono vantare il record di più grande stazione termale europea specializzata in fangoterapia, ideale per curare e prevenire disturbi alle ossa ed alle articolazioni (i punti dolenti della stagione fredda). Le due località dispongono di 100 hotel dotati di stabilimento termale interno e 240 piscine con acqua a 37 gradi. Per prenotare il vostro soggiorno c'è una grande novità, il call center AbanomontegrottoSi, tel 049-86.66.262. Tra i pacchetti proposti, quelli per il week end lungo (da giovedi a domenica) che costano da 370 euro a persona. Comprendono sistemazione in doppia con pensione completa , uso delle piscine termali e della sauna, un trattamento viso, un peeling corpo e un massaggio.
  • Acque e sentieri nel parco. La splendida natura della maiella fa da sfondo alle terme di Caramanico (PE), borgo medievale dove sgorgano acque sulfuree ed oligominerali. Numerosi i pacchetti di soggiorno abbinati alle cure. Per esempio, 3 giorni (2 notti) all'albergo Maiella con trattamento di pensione completa, un idromassaggio con sali ed essenze, un idromassaggio sulfureo, due massaggi rilassanti e un massaggio plantare costano da 250 euro. Altre info sul sito o al numero di tel 085- 92.30.661. Un soggiorno in zona consente escursioni nei sentieri del parco, agli antichi borghi ed eremi.
  • Un' isola che rimette in forma. Le proprietà dell'acqua delle terme di Sadara, tra Cagliari e Oristano, era già nota nell'antichità: antinfiammatorie, antidolorifiche, rivitalizzanti e rilassanti. Per goderne i benefici potete alloggiare all'hotel Eucalipti (tel.070-93.85.044): due piscine termali (con temperature a 36 e 33 gradi) idromassaggi e giochi d'acqua. Cinque giorni nel periodo di Natale costano da 299 euro (pensione completa, uso delle piscine e vari trattamenti).

venerdì 14 novembre 2008

Terme Porretta, Bologna

Porretta Terme è un paesino situato nel cuore dell'Appenino Tosco-Emiliano.Per questo presenta inverni rigidi e nevosi. Meta di molti turisti soprattutto in periodo invernale, oltre che per l'efficientissimo e ospitale impiato termale, anche per via della vicinanza a una delle stazioni scistiche più famose d'Italia, Il Corno alle Scale.Le Terme di Porretta hanno oltre 2000 anni e la leggenda narra che fu grazie ad un bue ammalato, ormai incapace di reggere l'aratro e lasciato libero dal suo padrone, che vennero scoperte le proprietà delle acque: il bue, in uno dei suoi peregrinaggi, si dissetò alla Fonte termale e ritrovò il suo vigore. Da allora il bue guarito, è l'emblema delle Terme di Porretta
Queste terme sono tra le più famose terme in Italia, sia per la straordinaria qualità curativa delle sue acque termali, che per la piacevolezza del soggiorno.
La cultura delle Terme, antica come la storia dell'uomo, si fonda su principi perfettamente naturali. Infatti la naturalità di queste acque termali non può essere alterata, ma solo utilizzata così come viene messa a disposizione dalla natura e unicamente in quei luoghi suggestivi chiamati Terme.
Le acque ed i fanghi termali sono il primo mezzo per curare le malattie che l' uomo ha utilizzato.
Le fonti termali porrettane affondano le loro radici storiche nell' epoca romana: il mascherone a forma di testa di leone e le numerose vestigia site sotto gli stabilimenti delle "Terme Vecchie" sono la testimonianza della presenza di un centro termale già in quell' epoca.
Il ritrovamento di frammenti di una statua di epoca etrusca fa poi sospettare che già queste popolazioni conoscessero ed utilizzassero queste acque.
Tantissimi sono i trattamenti termali che si possono fare in queste stupende terme, tra cui:
  • i fanghi
  • i bagni
  • I percorsi vascolari
  • Le irrigazioni vaginali
  • Le docce rettali
  • Gli aerosol
  • Gli humages
  • I getti diretti
  • La nebulizzazione in ambiente
  • Le insufflazioni endotimpaniche ed i politzer
  • I lavaggi nasali
  • Le docce nasali micronizzate

giovedì 13 novembre 2008

L'alitosi

L'alitosi è un disturbo molto frequente nella popolazione mondiale, dalle forme più eclatanti e persistenti a quelle più leggere e transitorie si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale ne sia affetta.
Un mito da sfatare è quello che ci fa credere che l’alito cattivo dipenda dallo stomaco; in quasi ogni caso è infatti causato dai batteri che se annidano e si moltiplicano sotto la superficie della lingua, della gola e delle tonsille.
Determinati alimenti svolgono un ruolo indiretto perché forniscono il combustibile per i batteri anaerobi che causano alitosi cronica.
Latte, formaggio e yogurt possono anche causare problemi all’alito, infatti contengono le proteine che questi batteri usano come fonte di combustibile per generare gli odori.
Anche ciò che bevete è importante per mantenere il vostro alito fresco. Il caffè è un problema perché è molto acido; i batteri infatti amano l’ambiente acido perché possono riprodursi più velocemente.
Le caramelle e le gomme damansticare che contengono zucchero sono “pericolose” perché lo zucchero alimenta i batteri.
Una cosa importante è quella di fare la prima colazione ogni giorno. La gente che salta la prima colazione tende ad avere alitosi perché mangiare al mattino stimola immediatamente la produzione della saliva. E’ molto utile, ad esempio, un'alimentazione mirata alla prevenzione (oltre l'eliminazione del fumo):
  • Molte fibre: cereali integrali, verdura (meglio se cruda), frutta (meglio con la buccia)
  • Vitamine B1 e B2 : pesce magro, latte, formaggi, legumi, frutta secca
  • Vitamina C: agrumi, kiwi, fragole, frutti di bosco, peperoni, pomodori, prezzemolo e tarassaco
  • Betacarotene e vit. A : uova, fegato, carote, zucche, verdure a foglia verde
  • Calcio: latticini in genere

Inoltre ci sono anche molti rimedi naturali tra cui:

  • Infuso di bacche di ginepro: fate risciacqui e gargarismi mettendone 10 gr in una tazza d'acqua calda
  • Argilla verde: 1 cucchiaino in 750 ml d'acqua, da bere in due-tre volte nella giornata, meglio se prima dei pasti
  • Prezzemolo : masticarne qualche fogliolina per combattere l'alitosi da aglio o cipolla
  • Salvia fresca: antico, ma sempre valido, rimedio all'alitosi è strofinare alcune foglie fresche di salvia su denti e gengive dopo ogni pasto, meglio se dopo aver lavato i denti!
  • Essenza di geranio: ha un aroma fresco e piacevolmente dolce, è indicato nella cura di ferite e di tutti i tipi di ulcere
  • Olio di estratto di mirra: di color giallo pallido, trova largo impiego nella cosmesi per le sue proprietà rinfrescanti e in farmacologia nella cura di patologie cutanee e delle mucose

L'alimentazione ed i capelli

Non si deve ignorare la qualita' e la quantita' del cibo che assumiamo, pensando che non riguardi la salute dei nostri capelli. Infatti e' vero proprio il contrario: mangiare bene giova all’organismo come alle nostre chiome
C’e' un nesso fra la composizione della nostra alimentazione quotidiana e la salute dei capelli: essi sono costituiti infatti da proteine solide, come la cheratina, in una percentuale compresa fra il 65 e il 95% e per il resto da acqua, lipidi, pigmenti ed oligoelementi. e' percio' strettamente necessario fornire col cibo il giusto “nutrimento” necessario alla loro formazione e al mantenimento della loro salute, assumendo con raziocinio tutti i nutrienti: glucidi, proteine, vitamine, grassi, minerali
I capelli, insieme alla pelle, sono i principali specchi del benessere a tavola e si può intervenire sulla loro salute e il loro aspetto proprio a partire dall’alimentazione.
Ecco quattro cibi salutari che aiutano i capelli a risplendere di salute.
  • Salmone: ricchissimo di Omega-3, insieme alle sardine rende i capelli lucenti e forti.
  • Crusca: ricca di vitamina B, favorisce la crescita e limita la caduta. Altri alimenti ricchi di vitamina B sono le carote, i fagioli, i piselli, le noci e le uova.
  • Avocado: protegge i follicoli capillari perché contrasta il diidrotestosterone, responsabile della caduta, e rafforza dunque i capelli alla radice.
  • Tè verde: non solo da bere ma anche per l’ultimo risciacquo dopo lo shampoo, aiuta a contrastare la forfora.

Terme di Tabiano, Parma

Contrariamente a quanto verificatosi con le vicine Terme di Salsomaggiore, le Terme di Tabiano erano conosciute fin dall’antichità, anche se a beneficiare delle sue proprietà furono per secoli quasi esclusivamente gli animali domestici, che venivano condotti fin lì per curare le malattie cutanee. Lo sfruttamento umano iniziò invece verso la fine del ‘700, dopo che furono riscontrati dei forti giovamenti da parte di un mendicante che presentava delle vistose forme di dermatite.
Pochi anni dopo, all’inizio dell’800, furono effettuati i primi studi scientifici sulle acque che si rivelarono come tra quelle a maggior concentrazione di solfati e gas solfurei d’Europa e del mondo, ciò che spinse gli studiosi a consigliare il loro uso non solo per le malattie cutanee ma anche ad altre patologie di ordine ginecologico o respiratorio.

L'acqua minerale delle Terme di Tabiano proviene da sorgenti e da pozzi. E' un'acqua fredda, solfureo-solfato-calcio-magnesiaca fortemente mineralizzata (residuo fisso 180°C 3660 mg/l) ad alto contenuto di bicarbonati (circa 600 mg/l) e ad altissimo contenuto di idrogeno solforato.
Essa si forma per dilavamento da parte dell'acqua meteorica di rocce di calcare-cariato formatesi nella zona tabianese nel periodo messiniano e viene utilizzata dopo un lungo percorso nelle profondità della terra. La cura termale, specifica, efficace e pressoché priva di controindicazioni, come la si pratica a Tabiano, rappresenta oggi una proposta di terapia naturale, per contenere l'abuso farmacologico e per soddisfare, tra i pazienti, anche quelli sempre più attenti alla qualità della vita, al vivere sano e naturale.
Le Terme di Tabiano propongono trattamenti personalizzati e specifici per ogni singola patologia, basati su protocolli terapeutici collaudati e monitorati da specialisti di ogni branca, con concreti risultati convalidati anche dalle costanti ricerche cliniche.
Non solo...Lo zolfo, presente nel tessuto cutaneo e negli annessi (capelli ed unghia), è un prezioso elemento per la salute e la bellezza della pelle. L'acqua di tabiano quindi proprio perchè estremamente ricca in zolfo combinato ad altri elementi (magnesio e calcio) si rivela uno straordinario alleato della nostra bellezza.Queste peculiarità unite alla specializzazione, all'esperienza, all'attenzione verso il cliente e ai suoi bisogni nonchè alla favorevole collocazione geografica della struttura hanno suggerito alcuni percorsi ad hoc per famiglie, amanti dello sport, gruppi, terza età e coppie alla ricerca di un benessere globale.



All’interno dello stabilimento, ove hanno luogo i centri specialistici e vengono praticate tutte le terapie termali, vi è un reparto specifico per la prevenzione e la cura dei problemi di natura dermo-cosmetologica. Lo stabilimento ospita infine un Centro Benessere chiamato T-Spatium che include a sua volta uno Spazio Orientale con proposte che spaziano dal massaggio shiatsu al massaggio ayurvedico, dal massaggio hot stone a quello tailandese e alla riflessologia cinese.

Terme di Tabiano S.p.A. Viale delle Terme 32 - 43039 Tabiano (PR)Tel. 0524-56.41.11 Fax 0524-56.42.90

mercoledì 12 novembre 2008

Il ginseng

Il gingseng è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e più usata che si trovi in natura.
Vera e propria mandragola, elisir di giovinezza, toccasana incomparabile, per i cinesi il ginseng possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili; e pare che questo accada da millenni, perché il ginseng compare nei più antichi trattati di medicina, all'inizio dell'era cristiana
Numerose sono le sue virtù:

  • incremento della resistenza fisica e delle capacità di recupero (ad esempio in seguito ad attività sportiva)
  • miglioramento della circolazione
  • potenziamento della memoria e della resistenza ai fattori ambientali negativi.
  • migliora l'adattamento agli stimoli della vita quotidiana, potenzia il rendimento fisico e mentale, rafforza le difese immunitarie e abbassa i rischi di contrarre diverse malattie. Inoltre, può migliorare le prestazioni sessuali.
  • stimola le ghiandole surrenali, antistress (resistenza al freddo, al calore, a intossicazioni chimiche, alla fatica,etc.)
  • stimola la sintesi proteica e il SNC attività ipoglicemizzante (riduce la concentrazione ematica di glucosio, utile nel diabete mellito)
  • ipolipemizzante (riduce il tasso dei lipidi nel sangue)
  • ipocolesterolemizzante (abbassa il colesterolo)
  • immunostimolante
  • anabolizzante (stimola i processi costruttivi dell'organismo) generale, miglioramento dei riflessi, accellerazione alla risposta nervosa, riequilibra il sistema nervoso, etc.
  • ha alto contenuto di principi attivi tonificanti : ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), vitamine del gruppo B, vit. C, olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, aminoacidi, minerali (tra cui germanio) ed oligoelementi.
  • Contiene anche manganese che è un potentissimo antiastenico.

Esteriormente ha effetto revitalizzante del tessuto cutaneo, sostantivante e lucidante dei capelli
E ' sicuro dal punto di vista tossicologico, pressocché esente da effetti collaterali, anche se dosi prolungate possono dare effetti simili a quelli dati da una dose eccessiva di corticoidi.
In genere si somministra in brevi periodi (ad es. tre mesi) ed a intervalli regolari.Non consumare in gravidanza e allattamento. Attenzione al consumo contemporaneo di grandi quantità di caffeina. Non indicato per i bambini o in caso di iperattività. Non eccedere le dosi consigliate.Interazioni con farmaci.Il Ginseng può ostacolare l'azione dei farmaci antidepressivi triciclici, può aumentare i livelli di digossina nel sangue e può interferire, potenziandola, con l'azione farmacologica del warfarin. Sembra anche che il ginseng possa aumentare l'effetto farmacologico dei cortisonici e degli estrogeni.

Terme Karlovy vary, Repubblica ceca

Andate a visitare una delle localitá termali piú famose in Europa, fondata nel 1350 da Carlo IV!
Karlovy Vary non è solo il nome di una graziosa cittadina dall’impronta Art Nouveau, ma di un’intera regione della Repubblica Ceca, famosa per le risorse termali.
Non esiste una dinastia reale in Europa i cui membri non siano stati qui, a Karlovy Vary, cittadina termale davvero splendida, collocata in una valle circondata da fitti boschi che offre una grande quantitá di sorgenti di acqua minerale che i pazienti sono raccomandati di bere secondo la terapia del medico.
Si può andare a vedere il Colonnato Reale, il corso principale che collega la zona commerciale della cittá con la parte dedicata ai pazienti e l´imponente Hotel Pupp, a cinque stelle, famoso per i suoi ospiti e scelto per la scenografia di alcuni famosi film, come „Casino Royal“ della serie di James Bond.
Non esitate a sottoporvi a un massaggio thailandese, russo oppure tradizionale di 30 o 60 minuti, realizzato da messaggiatori profesionisti, o a provare una mezza giornata di terapia.
Provate la piscina riscaldata che contiene il 30 percento di acqua termale locale, sulla terrazza posta sul tetto dell´Hotel Thermal.
Fate una camminata nei pressi della chiesa barocca di Santa Maddalena e godetevi il panorama storico del quartiere russo, ammirando la chiesa di Pietro e Paolo, di ordine ortodosso, con le sue guglie d´oro.
Più di 100 sorgenti di acqua calda, dagli effetti risaputamene benefici, rendono la regione particolarmente preziosa come meta termale.

Oltre all’omonimo capoluogo, sono molte le città di Karlovy Vary che offrono strutture per i soggiorni benessere, veri e propri centri termali che hanno l’inconfondibile tratto architettonico della regione.
Vale la pena citare Mariànske Làzne (più nota come Marienbad), centro termale in cui si trovano una quarantina di sorgenti curative, Làzne Kynzvart, uniche terme della Repubblica Ceca specializzate esclusivamente nella cura dei bambini, Jàchymov, centro termale dalle acque al radon estratte dalla miniera denominata Concordia, infine, Frantiskovny Làzne, al confine con la Germania, dove si trovano 22 sorgenti attive.
Sin dai tempi più antichi, terme e cultura andavano di pari passo, nel senso più mondano dell’accostamento. Luoghi frequentati dalla nobiltà, da artisti e letterati, le terme di Karlovy Vary non smentiscono questa fama anzi, la acclamano con orgoglio, citando i nomi di illustri ospiti come Goethe, Schiller, Chopin, Beethoven, Wagner, Marx, che qui scrisse buona parte del Capitale. E prima ancora di re e imperatori!

giovedì 6 novembre 2008

La celiachia

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine, si provoca una reazione immunitaria nell'intestino tenue risultante in un suo danneggiamento e la conseguente inabilità ad assorbire certi nutrienti dal cibo.
Un'inefficace assorbimento di nutrimenti può privare cervello, sistema nervoso, ossa, fegato e altri organi di nutrimenti e causare deficienze vitaminiche che possono portare ad altre malattie. Questo può essere grave specialmente nei bambini, i quali hanno bisogno di una nutrizione appropriata per svilupparsi e crescere.
Alcune teorie suggeriscono che la celiachia si sia manifestata nell'uomo quando esso passò da una dieta a base di carne e frutta secca ad una a base di grassi ad alto contenuto proteico come il grano. Comunque è solo negli ultimi 50 anni che i ricercatori hanno ottenuto una migliore conoscenza delle sue cause e di come trattarla.
In Italia le statistiche più recenti parlano di 1 italiano su 100 e ogni anno vengono fatte circa 5000 diagnosi nuove.

Se non trattata adeguatamente la celiachia può portare allo sviluppo di altre malattie, in particolare di:

  • linfoma e adenocarcinoma, forme di cancro intestinale
  • osteoporosi, derivante da uno scarso assorbimento del calcio
  • aborto e malformazioni congenite, dato che nel corso di una gravidanza, l'apporto di
  • sostanze nutritive è particolarmente cruciale per la buona salute del feto
  • bassa statura, soprattutto quando la celiachia si sviluppa nell'età infantile e quindi non
  • permette un adeguato assorbimento dei nutrienti necessari alla crescita
  • convulsioni o attacchi epilettici, derivati da calcificazioni che si formano nel cervello in
  • seguito a una carenza di acido folico per scarso assorbimento

I sintomi della celiachia possono essere anche molto diversi, e si sviluppano in fasi diverse della vita.In qualche caso i sintomi non si manifestano a livello del sistema digerente, ma sotto altre forme; ad esempio nei bambini, l'irritabilità è un sintomo molto comune.Tra i sintomi della malattia si possono elencare dolori addominali ricorrenti, diarrea cronica, perdita di peso, feci chiare, anemia, produzione di gas, dolori alle ossa, cambiamenti comportamentali, crampi muscolari, stanchezza, crescita ritardata, dolori articolari, insensibilità agli arti, ulcere dolorose nella bocca, irritazioni della pelle (dermatiti herpetiformi), danneggiamento dello smalto e del colore dei denti, irregolarità dei cicli mestruali. Tra questi, l'anemia, la perdita di peso e il ritardo nella crescita sono il risultato di un insufficiente assorbimento di nutrienti, e quindi di una forma di malnutrizione.

KIT PER CELIACHIA
E'un test veloce e attendibile da fare a casa in cinque minuti. E' questa l'ultima novità nella lotta all'intolleranza al glutine; il kit è vendibile in farmacia al prezzo di 30 euro e non è necessaria la ricetta medica. Si utilizza una goccia di sangue e una striscia imbevuta di reagente e consente di individuare la presenza di anticorpi IgA. I risultati del test sono affidabili: quando però risultino positivi devono essere sempre confermati attraverso esami tradizionali

L'unico trattamento possibile per la celiachia è una dieta appropriata, priva di glutine (gluten-free), che permette di ridurre ed eventualmente eliminare i sintomi e di ricostituire i tessuti intestinali.La capacità di ripresa e di recupero dei tessuti danneggiati, però, dipende anche da molti altri fattori, come ad esempio l'età in cui la malattia viene diagnosticata, o il grado di danneggiamento, o l'assunzione da parte dell'individuo di altri farmaci che possono interferire.
Particolarmente importante è il fatto che il glutine può essere "nascosto" nei cibi, e perfino in alcuni farmaci, come additivo, conservante o aroma. E' quindi necessario richiedere informazioni dettagliate su ogni singolo prodotto che si desidera acquistare e utilizzare.La situazione è notevolmente migliorata negli ultimi anni: molti ristoranti specificano nei menù le portate gluten free e sugli scaffali dei supermercati compare sempre più spesso la stessa dicitura sui prodotti sicuri per le persone celiache.

Una pillola guarirà dalla celiachia? Su tutti i giornali è apparsa la notizia di studi per la messa a punto di una pillola contro la celiachia. Si tratta di un farmaco ancora in via di sperimentazione, si ipotizzano ancora 4 anni prima della sua messa in commercio.

mercoledì 5 novembre 2008

Trattamenti per mani e piedi

Il freddo e il vento le mettono a dura prova: d’inverno le mani diventano ruvide, si spellano facilmente e appaiono smunte e disidratate. I piedi, costretti in anguste calzature o strozzati in sottilissimi stivali, soffrono per la mancanza d’aria e anche la circolazione sanguigna ne risente.
Per prevenire tutto questo ci vuole un’azione mirata ma dolce.
Cominciate con un bagno al latte: immergete mani e piedi in un bagno caldo al latte, lasciateli riposare per qualche minuto e asciugateli delicatamente con una velina o un asciugamano di cotone.
Procedete con una maschera idratante al miele e mimosa tenuiflora, una pianta conosciuta da secoli per le sue straordinarie proprietà riparatrici della cute.
Per rimanere in tema e optare per una preparazione fai-da-te, un’ottima lozione idratante si ottiene mescolando due cucchiai di miele con due di latte (da risciacquare dopo qualche minuto). Infine, accarezzate mani e piedi con un massaggio dolce ma energico, che stimoli la circolazione sanguigna e favorisca la penetrazione del prodotto scelto, che può essere una crema idratante o un olio per massaggio.
Se ancora una volta la vostra scelta cade sul quel magnifico prodotto delle api che è il miele, preparate una crema anti-screpolature da portare sempre con voi, per mani e piedi provati dal freddo. Procuratevi 500 grammi di miele, 8 rossi d’uovo, 450 ml di olio di mandorle dolci, 230 grammi di mandorle amare frullate e mezzo cucchiaino di essenza di bergamotto. Sbattete i rossi d’uovo con il miele, aggiungete lentamente l’olio di mandorle dolci e quindi gli altri ingredienti. Conservatela in frigorifero e usatela con abbondanza su mani e piedi screpolati anche più volte al giorno.
Un altra ricetta per delle mani morbide ed idratate è questa, gli ingredienti necessari sono pochi e semplici da reperire:
  • 1 banana
  • 1 yogurt
  • Un po’ di latte
  • Volendo si può aggiungere anche un cucchiaino di miele.

Schiacciate la banana fino a ridurla in poltiglia morbida e cremosa amalgamandola con gli altri ingredienti. Poi stendete la pappetta sulle mani massaggiando leggermente e lasciate agire per 15 minuti. Se avete tempo potete indossare dei guanti di cotone e tenere l’impacco sulle mani anche per un’ora. Poi sciacquate con acqua tiepida e sentite che morbidezza. Il risultato è garantito!

Terme Kislovodsk, Russia

Un tempo Kislovodsk era la stazione termale del Kgb, oggi invece accoglie chiunque, russi e turisti da tutto il mondo.
Negli corso degli anni, anche molti scrittori famosi sono venuti qui a godere delle cure termali di queste acque, come Pushkin, a cui è stato dedicato un sentiero, una statua e una sorgente e Tolstoj.

A Kislovodsk, infatti, ci sono un mare sotterraneo e una moltitudine di sorgenti inesauribili, ricche di solfati, di calcio e di magnesio, come l'acqua di Narzan, "acqua di vita", un'acqua minerale gassata dai benefici portentosi, nota in tutta la Russia.

Le terme di Kislovodsk si estendono in un'area di 12 chilometri e lungo la passeggiata si incontrano fonti di acqua da bere (gratis) e numerosi bagni (tutti a pagamento): piscine naturali di acqua calda e fredda, piccole cascate tra alberi e rocce, fiumiciattoli dove mettere a mollo i piedi stanchi, insomma Kislovodsk è una città termale in piena regola.
La zona è circondata da una fitta vegetazione, fatta di sentieri pieni di rose e piante rampicanti dove passeggiare e farsi qua e là un bel tuffo; ovviamente non mancano caffè, chioschi e stand all'aperto dove si mangiano spiedini di carne alla griglia 24 ore su 24 e alberghi curati dove riposare.
Kislovodsk è l'ideale per una vacanza rilassante ma anche diversa, una valida alternativa a un bagno nel mar Nero o nel mar Mediterraneo, alla scoperta non solo dei benefici delle acque termali, ma soprattutto di un paese nuovo, lontano dalle solite mete turistiche.

Il peperoncino

E' usato largamente in Etiopia per la preparazione dei piatti tradizionali, ad una concentrazione neppur troppo elevata, è in grado di poter inibire colonie di salmonelle e colibacilli assai diffusi in quelle zone calde e responsabili di gravi malattie intestinali.
Anestetico, antidolorifico, disinfettante, stimolante, ricco di vitamine antiossidanti, il peperoncino è stato demonizzato per anni. Da qualche tempo, finalmente, se ne riconoscono le molteplici virtù. Ma è da preferire quello crudo a quello cotto, perché in questo modo conserva intatte tutte le sue qualità.
Occhio, però, a non eccedere: un uso smodato cancella il sapore dei cibi.
Lo ha dimostrato uno studio dell’università della California: “spennellata” metà della lingua di alcuni stoici volontari con la capsaicina (la sostanza che rende piccante il peperoncino), una volta ripulita e bagnata con soluzioni corrispondenti ai cinque gusti base (salato, dolce, acido, amaro e “glutammato monosodico”), si è scoperto che solo il salato e l’acido riescono a “sopravvivere” alla prova peperoncino. Gli altri gusti scompaiono. L’effetto sui recettori di dolce, amaro e glutammato potrebbe suggerire a qualche cuoco astuto di utilizzare i peperoncini per “correggere” il senso di amaro di certi ingredienti.

A differenza del pepe, che notoriamente non fa molto bene alla salute, il peperoncino ha molte proprietà benefiche.

  • Favorisce la secrezione di succhi gastrici e la digestione; in alcune regioni del sud viene preparato un infuso digestivo a base di camomilla, peperoncino e miele da offrire ai commensali dopo un abbondante pasto.
  • Aiuta i postumi di una sbornia; in questo caso verrà preparato un infuso a base di assenzio e tintura madre di peperoncino.
  • Ha ottime proprietà di vasodilatatore e anticolesterolo, in più aiuta i capillari a rimanere elastici e permette l’ossigenazione del sangue.
  • In caso di artriti e reumatismi, il peperoncino fatto macerare nell’alcol e poi usato come impacco sulle parti doloranti, aiuta ad alleviare il dolore.
  • È un potente anti-cancro perché possiede vitamina C che rafforza le difese immunologiche contro le degenerazioni tumorali.
  • La medicina ayurvedica e quella Cinese sostengono che il peperoncino sia un ottimo rimedio contro depressione e inappetenza perché stimola lo spirito e il sangue.
  • Ha poteri decongestionanti e antinfiammatori, quindi andrebbe usato in caso di laringiti raucedini e tossi.
  • Il peperoncino previene infarti e malattie cardiovascolari e un uso costante abbassa il colesterolo, e rafforza arterie e cuore; questo perché il suo seme possiede molti acidi insaturi che puliscono i vasi sanguigni.
  • Essendo ricco di vitamina E, considerata la vitamina della fecondità e della potenza sessuale, il peperoncino è un ottimo afrodisiaco.

Negli ultimi anni, esperimenti e studi hanno sottolineato anche il ruolo positivo del peperoncino nei trattamenti di bellezza, e in modo particolare per:

  • Acne; una maschera facciale a base di peperoncino e argilla aiuta a mantenere la pelle giovane e fresca, impedendo alle impurità di depositarsi sul viso.
  • Capelli spenti e opachi; mangiare peperoncino e usare lozioni a base di alcol e peperoncino (frizionato poi sui capelli due volte al giorno), aiuta ai capelli a ritrovare splendore.
  • Cellulite: fanghi a base di argilla e peperoncino in polvere sono ottimi per impacchi e cataplasmi nelle zone del corpo maggiormente adipose.
  • Cura del corpo e del viso; i massaggi effettuati sul corpo con olio e peperoncino aiutano a regalare vitalità corporea e a coadiuvare gli allenamenti degli sportivi.

lunedì 3 novembre 2008

La forfora

Mette a disagio ed è considerata uno dei problemi più fastidiosi. Di cosa parliamo? Della forfora. Già, perché secondo stime della Società italiana di tricologia, è un disturbo che riguarda un numero altissimo di persone, più o meno l’80% degli adulti.Tecnicamente, si tratta di una desquamazione eccessiva del cuoio capelluto ed è una lieve forma di dermatite seborroica. Ma a cosa è dovuta? A provocarla è l’eccessiva proliferazione, nel sebo, di un piccolo fungo chiamato Malassezia.
In questo caso, il cuoio capelluto si infiamma e comincia a desquamarsi.
Per eliminare la forfora si possono seguire dei suggerimenti molto utili:
  • Gli shampoo troppo forti possono causare la forfora, così, se avete predisposizione ad essa, sceglieteli per “lavaggi frequenti”, e risciacquateli accuratamente.
  • Anche l’asciugare i capelli con un phon bollente può causare il problema. Quando possibile, lasciate che asciughino naturalmente o usate un calore inferiore.
  • La vostra dieta può essere sbagliata. Ci potrebbe essere un eccesso di: carboidrati, zucchero, alcool, fritti. Ci potrebbe essere anche una mancanza di: vegetali verdi, vitamine e minerali.
  • Fate un tè molto forte di timo (fresco o essiccato) o rosmarino, e lasciatelo in infuso per 10 minuti. Raffreddato, frizionate questo tè sul cuoio capelluto. Fatelo tra due shampoo. Potete anche aggiungere anche limone poiché è astringente e può aiutare con l’eccessivo sebo associato con la forfora.
  • Se il problema è causato da eccessiva secchezza del cuoio capelluto, massaggiatelo con olio di cocco con un tovagliolo caldo e quindi lavatelo.

Gli studi condotti sulla forfora hanno dimostrato che nel cuoio capelluto dei soggetti affetti da forfora sono presenti piccoli focolai infiammatori attorno ai vasi sanguigni sotto l'epidermide. La causa dell'infiammazione non è del tutto nota, alcuni sostengono che il principale imputato sia proprio il Pityrosporum ovale che trasforma i trigliceridi presenti nel sebo del cuoio in sostanze irritanti con effetto infiammatorio.
Un prodotto efficace dovrà quindi agire su più fronti ed avere un tempo di contatto con il cuoio capelluto sufficientemente lungo da permettere ai principi attivi di esercitare i loro benefici effetti. In definitiva, la forfora si presenta il più delle volte come un problema estetico piuttosto che medico, non va dimenticato che una sua corretta e definitiva risoluzione può essere affidata solo a cure e prodotti adeguatamente scelti.
In commercio esistono moltissimi prodotti, shampoo o lozioni antiforfora. Possono contenere sostanze germicide per combattere i microrganismi; ad esempio è utilizzato il ketoconazolo (es. Nizoral) che inibisce la sintesi di una sostanza indispensabile al fungo per formare la sua parete cellulare, compromettendone così la crescita e la sopravvivenza. Possono contenere anche sostanze cheratolitiche per eliminare le cellule morte e limitare la successiva desquamazione: è il caso del solfuro di selenio (es. Selsun Blu, Vichy Dercos), il quale abbina anche un’azione fungicida che lo rende molto efficace e dell’acido salicilico (Kerium, Restivoil complex).

I pomodori

Per combattere l'invecchiamento, niente di più efficace del pomodoro: antiossidante (che contrasta i radicali liberi) per eccellenza.
A detta di molti esperti non esiste farmaco efficace contro i radicali liberi come lo è il pomodoro.
E' risaputo che i radicali liberi sono responsabili del danneggiando delle membrane cellulari e "consumano" le cellule di un po' tutti i tessuti dell'organismo. Ed è anche risaputo che per metterli in condizione di non nuocere, prevenendo anche la loro azione distruttrice, esistono meccanismi fisiologici che per attivarsi hanno bisogno di alcune sostanze, appunto le vitamine e altre. Ultimamente si è finalmente capito che solo queste sostanze ottengono ottimi risultati, a differenza della farmacologia tradizionale che finora ha fatto cilecca.
Possiamo tranquillamente affermare che un pomodoro, ricco di betacarotene, licopene e vitamina è più efficace, contro l'invecchiamento, di qualunque medicina.

Ora però i pomodori fanno un ulteriore salto di qualità: grazie a una sperimentazione chiamata “progetto Flora”, realizzata a livello europeo e di cui fa parte l’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Umberto Veronesi, è stata dimostrata l’efficacia anti-cancro di pomodori geneticamente modificati.I ricercatori hanno isolato due geni dal fiore “bocca di leone” (che hanno dato all’ortaggio un singolare colore viola), poi li hanno introdotti nel pomodoro producendo le antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi presenti nei mirtilli, generando così pomodori con capacità antiossidanti triplicate.Da questi ortaggi violacei i ricercatori hanno ottenuto una polvere che somministrata a topi senza il gene p53 suscettibili ai tumori è riuscita ad allungare la vita delle cavie.Il professor Veronesi ha sottolineato come già si conoscessero le proprietà protettive di frutta e verdura nei confronti di diversi tipi di tumore. La lettura del genoma ha permesso di capire il perché: questi cibi contengono antiossidanti che sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformano cellule sane in cellule tumorali.