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mercoledì 5 novembre 2008

Il peperoncino

E' usato largamente in Etiopia per la preparazione dei piatti tradizionali, ad una concentrazione neppur troppo elevata, è in grado di poter inibire colonie di salmonelle e colibacilli assai diffusi in quelle zone calde e responsabili di gravi malattie intestinali.
Anestetico, antidolorifico, disinfettante, stimolante, ricco di vitamine antiossidanti, il peperoncino è stato demonizzato per anni. Da qualche tempo, finalmente, se ne riconoscono le molteplici virtù. Ma è da preferire quello crudo a quello cotto, perché in questo modo conserva intatte tutte le sue qualità.
Occhio, però, a non eccedere: un uso smodato cancella il sapore dei cibi.
Lo ha dimostrato uno studio dell’università della California: “spennellata” metà della lingua di alcuni stoici volontari con la capsaicina (la sostanza che rende piccante il peperoncino), una volta ripulita e bagnata con soluzioni corrispondenti ai cinque gusti base (salato, dolce, acido, amaro e “glutammato monosodico”), si è scoperto che solo il salato e l’acido riescono a “sopravvivere” alla prova peperoncino. Gli altri gusti scompaiono. L’effetto sui recettori di dolce, amaro e glutammato potrebbe suggerire a qualche cuoco astuto di utilizzare i peperoncini per “correggere” il senso di amaro di certi ingredienti.

A differenza del pepe, che notoriamente non fa molto bene alla salute, il peperoncino ha molte proprietà benefiche.

  • Favorisce la secrezione di succhi gastrici e la digestione; in alcune regioni del sud viene preparato un infuso digestivo a base di camomilla, peperoncino e miele da offrire ai commensali dopo un abbondante pasto.
  • Aiuta i postumi di una sbornia; in questo caso verrà preparato un infuso a base di assenzio e tintura madre di peperoncino.
  • Ha ottime proprietà di vasodilatatore e anticolesterolo, in più aiuta i capillari a rimanere elastici e permette l’ossigenazione del sangue.
  • In caso di artriti e reumatismi, il peperoncino fatto macerare nell’alcol e poi usato come impacco sulle parti doloranti, aiuta ad alleviare il dolore.
  • È un potente anti-cancro perché possiede vitamina C che rafforza le difese immunologiche contro le degenerazioni tumorali.
  • La medicina ayurvedica e quella Cinese sostengono che il peperoncino sia un ottimo rimedio contro depressione e inappetenza perché stimola lo spirito e il sangue.
  • Ha poteri decongestionanti e antinfiammatori, quindi andrebbe usato in caso di laringiti raucedini e tossi.
  • Il peperoncino previene infarti e malattie cardiovascolari e un uso costante abbassa il colesterolo, e rafforza arterie e cuore; questo perché il suo seme possiede molti acidi insaturi che puliscono i vasi sanguigni.
  • Essendo ricco di vitamina E, considerata la vitamina della fecondità e della potenza sessuale, il peperoncino è un ottimo afrodisiaco.

Negli ultimi anni, esperimenti e studi hanno sottolineato anche il ruolo positivo del peperoncino nei trattamenti di bellezza, e in modo particolare per:

  • Acne; una maschera facciale a base di peperoncino e argilla aiuta a mantenere la pelle giovane e fresca, impedendo alle impurità di depositarsi sul viso.
  • Capelli spenti e opachi; mangiare peperoncino e usare lozioni a base di alcol e peperoncino (frizionato poi sui capelli due volte al giorno), aiuta ai capelli a ritrovare splendore.
  • Cellulite: fanghi a base di argilla e peperoncino in polvere sono ottimi per impacchi e cataplasmi nelle zone del corpo maggiormente adipose.
  • Cura del corpo e del viso; i massaggi effettuati sul corpo con olio e peperoncino aiutano a regalare vitalità corporea e a coadiuvare gli allenamenti degli sportivi.

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