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lunedì 15 marzo 2010

Le terme di Telese BN

Le acque di Telese Terme hanno una tradizione antichissima.
Le sorgenti sulfuree comparvero dopo il terremoto del 1349 che causò la fuoriuscita di acque minerali.Ben presto la loro fama si diffuse, essendosi rivelate utilissime per la cura delle malattie della pelle, dell'apparato digerente, dell'apparato respiratorio e dei reumatismi.Le acque di Telese Terme sono acque minerali sulfuree che contengono zolfo bivalente in stato di trasformazione permanente simile a quello contenuto in tutte le cellule del corpo umano. Interagendo con quello presente nel nostro organismo genera una miscela di benefici chimico-fisico-biologici e terapeutici che non si riscontra in altre acque prive di zolfo o che lo contengono con altre valenze.Inoltre, ricche di anidride carbonica, facilitano la circolazione sanguigna periferica poiche il loro effetto sulla cute provoca la dilatazione dei capillari, a vantaggio dell'attività cardio-vascolare.
Per trarre il massimo beneficio dalle preziose acque curative, le Terme di Telese offrono programmi di cura personalizzati sotto stretto controllo medicoL’attività termale di Telese Terme si svolge in gran parte nello stabilimento che si trova in Piazza Minieri, che è il nome della famiglia che alla fine dell’800 si prodigò per far conoscere l’attività termale locale. I reparti di cura sono immersi in un parco di alberi secolari tra i più estesi d’Italia ove si trovano i bacini delle sorgenti e comprendono un Centro di Fotobalneoterapia dermatologica per la cura della psoriasi e di altre affezioni dermatologiche, un Centro di ORL per la diagnosi e la cura delle patologie dell’orecchio, un Centro di fisiopatologia, fisiokinesiterapia ed allergologia respiratoria per diagnosi funzionale ed allergologia delle malattie respiratorie, un Centro cardio-angiologico per la diagnosi e la cura delle vasculopatie periferiche e un Centro di diagnosi e cura delle malattie dell’apparato locomotore sia di origine artroreumatica che traumatica. Nel cosiddetto “Parco delle Terme” con ingresso da Piazza Minieri ci sono anche due piscine di acqua termale sorgiva, la piscina “Goccioloni e la piscina “Pera”, entrambe indicate in particolare per la prevenzione e la cura delle patologie dermatologiche mentre una terza piscina termale si trova nei reparti termali del Grand Hotel Telese, utilizzata principalmente per attività di riabilitazione neuro-motoria e percorsi vascolari; nell’hotel anche un attrezzato Centro Benessere. La dotazione del Parco delle Terme si completa quindi con alcune strutture ricreative, tra cui un parco giochi per bambini, con uno stabilimento per l’imbottigliamento dell’acqua e con un centro congressi di circa 500 posti.
Terme di Telese, Piazza Minieri 1 BN

La salvia

La salvia, appartenente alla famiglia delle Labiatae, si presenta come un arbusto sempre verde: ha un fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e le foglie hanno una caratteristica forma (sembrano piccole lance, lunghe e abbastanza affusolate) e si presentano piuttosto spesse e dure. I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.La pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da “salvus” che significa appunto “sano”. I Galli, in particolare, ritenevano che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che agisse efficacemente da “deterrente” contro febbre e tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici. I Romani la consideravano una pianta sacra tanto che esisteva un vero e proprio rito per la raccolta (che spettava a pochi eletti), i quali dovevano addirittura indossare un abbigliamento particolare dopo aver compiuto sacrifici. I cinesi ritenevano che la salvia fosse in grado di “regalare” la longevità: nel XVII secolo, un cesto di foglie di salvia veniva scambiata dai mercanti olandesi con tre cesti di tè. Nella medicina popolare, già nel Medioevo, veniva usata come cicatrizzante sulle ferite e piaghe difficili da rimarginare.
Le proprietà terapeutiche della salvia
Della salvia sono particolarmente note le sue proprietà antinfiammatorie, balsamiche, digestive ed espettoranti. Essa inoltre è in grado di curare le sindromi mestruali dolorose e i disturbi della menopausa (in particolare quel fastidioso disturbo chiamato “caldane”: per questo viene anche chiamata “estrogeno naturale”). Offre una buona risposta contro la ritenzione idrica, gli edemi, i reumatismi e le emicranie ed è anche indicata nelle gengiviti e gli ascessi.È un “deterrente” del diabete e accelera il processo di cicatrizzazione dopo una ferita.
Principi attivi: olio essenziale (costituito principalmente da borneolo, canfora, cineolo e tujone) tannini, saponosidi e colina, possibile presenza di estrogenosimili, sali di calcio, magnesio, ferro, potassio, viamine B e C.
Proprietà:
  • colagoga
  • balsamica
  • aromatica
  • digestiva
  • antisudorifera
  • tonica
  • ipoglicemizzante
  • lattifuga
  • espettorante
  • antisettica
  • antiinfiammatoria
  • emmenagoga

Le proprietà mediche della salvia
La salvia è uno stimolante dell’organismo, è di aiuto durante il ciclo mestruale e combatte gli stati di astenia e depressione. È particolarmente indicata in caso di esaurimento fisico o intellettuale, ma non solo: è molto benefica per il cervello e aiuta la memoria. Alcuni antichi medici cinesi la utilizzavano anche per curare l’insonnia. È anche un gastroprotettore poiché ha un’azione antispasmodica ed è utile nel diabete perché riduce la glicemia. Viene riconosciuta alla pianta anche un’azione estrogena che agisce efficacemente come anti–sudore. Spesso viene anche utilizzata come rimedio per digerire e, se conservata opportunamente, “salva” i cibi dal deperimento.
La salvia in cosmesi

Molti dentifrici sono a base di salvia; in assenza del prodotto preparato si possono semplicemente strofinare i denti con una foglia fresca per ottenere un effetto sbiancante. Un infuso di salvia consente di restituire ai capelli il colore scuro e le lozioni preparate con la salvia detergono la pelle. Per preparare un tonico astringente alla salvia sono necessari 4 cucchiai di salvia essiccata e di alcool etilico, un pizzico di borace, 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Dopo aver fatto macerare la salvia nell'alcool per due settimane, si deve filtrare la sostanza ottenuta, sciogliere il borace nell'amamelide e aggiungervi l'alcool. Dopodiché si unisce la glicerina e si travasa il tutto in una bottiglia con tappo sotto vuoto. Prima di usare il preparato, sarà bene agitare il contenitore.
Come si usa
: in infuso, in decotto, in macerato; in qualsiasi modo la salvia è di grande aiuto.