Tutti conosciamo la forfora e quella sgradevole sensazione che si prova quando, guardandosi allo specchio o parlando con qualcuno, ci accorgiamo di quella antiestetica polvere bianca sulle spalle.
Tecnicamente, si tratta di una desquamazione eccessiva del cuoio capelluto ed è una lieve forma di dermatite seborroica.
A provocarla è l’eccessiva proliferazione, nel sebo, di un piccolo fungo chiamato Malassezia. In questo caso, il cuoio capelluto si infiamma e comincia a desquamarsi.
La forfora può essere di due tipi: grassa o secca.
La prima è segno di un’infiammazione più acuta e spesso porta con sé anche prurito; la seconda è il segnale invece di un problema più leggero.
Ma perché si presenta?
Diversi studi scientifici confermano che all’origine del problema c’è in parte una componente costituzionale, in parte una predisposizione familiare.
La forfora non è altro che la conseguenza di questa desquamazione e va combattuta fin dall’inizio con cure mirate, che solo il dermatologo potrà consigliarvi.
Di solito lo specialista prescrive shampoo specifici antiforfora, che contengono sostanze antimicotiche (cioè contro i funghi) e che, usati con costanza, riusciranno ad attenuare il rossore della cute. C’è una condizione,però, perché la terapia abbia successo: bisogna rispettare alla lettera i tempi e le indicazioni prescritte dallo specialista. Ciò significa che gli shampoo devono essere usati all’inizio almeno due-tre volte alla settimana, e poi si dovrà continuare il trattamento come prevenzione. In questo caso basterà fare lo shampoo anti-forfora una volta a settimana.
Anche se la forfora non si cura solo a tavola, l’alimentazione ha comunque un peso importante per la sua comparsa.
Tecnicamente, si tratta di una desquamazione eccessiva del cuoio capelluto ed è una lieve forma di dermatite seborroica.
A provocarla è l’eccessiva proliferazione, nel sebo, di un piccolo fungo chiamato Malassezia. In questo caso, il cuoio capelluto si infiamma e comincia a desquamarsi.
La forfora può essere di due tipi: grassa o secca.
La prima è segno di un’infiammazione più acuta e spesso porta con sé anche prurito; la seconda è il segnale invece di un problema più leggero.
Ma perché si presenta?
Diversi studi scientifici confermano che all’origine del problema c’è in parte una componente costituzionale, in parte una predisposizione familiare.
La forfora non è altro che la conseguenza di questa desquamazione e va combattuta fin dall’inizio con cure mirate, che solo il dermatologo potrà consigliarvi.
Di solito lo specialista prescrive shampoo specifici antiforfora, che contengono sostanze antimicotiche (cioè contro i funghi) e che, usati con costanza, riusciranno ad attenuare il rossore della cute. C’è una condizione,però, perché la terapia abbia successo: bisogna rispettare alla lettera i tempi e le indicazioni prescritte dallo specialista. Ciò significa che gli shampoo devono essere usati all’inizio almeno due-tre volte alla settimana, e poi si dovrà continuare il trattamento come prevenzione. In questo caso basterà fare lo shampoo anti-forfora una volta a settimana.
Anche se la forfora non si cura solo a tavola, l’alimentazione ha comunque un peso importante per la sua comparsa.
Perché il cuoio capelluto rimanga in buona salute bisogna abbandonare (o per lo meno ridurre drasticamente) :
- fritture e latticini,
- zuccheri e nicotina
- prediligere, invece, frutta e verdura fresche, lievito di birra e pappa reale.
Le ricette “della nonna” più tramandate sono due:
- La prima consiste nel preparare una frizione a base si aceto e ortica. Si fanno bollire in 0,75 l di acqua e mezzo litro di aceto 100 g di foglie di ortica per circa 30 minuti. Si filtra il tutto e dopo lo shampoo si friziona sulla pelle e sulla radice dei capelli un grosso batuffolo intriso di questo liquido. Si attendono 10 minuti e poi si versa sulla testa il liquido rimasto. Alla fine, si risciacqua la testa.
- La seconda ricetta ha per protagonista l’uovo. Si miscelano in una ciotola 3 tuorli di uova montati con un bicchiere di acqua tiepida. Si massaggia con questa soluzione il cuoio capelluto e si lascia in posa per 15 minuti. Infine si sciacqua tutto aggiungendo una spruzzata di aceto nell’acqua del risciacquo.
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