La vitamina C protegge il cuore e l’apparato respiratorio, gli organi della digestione e quelli della riproduzione. Soprattutto, aiuta l’organismo a non invecchiare perché agisce sull’ossidazione delle cellule. Ecco perché nessuno può fare a meno della vitamina C.
Regola il potenziale di ossidazione della cellula per la sua capacità di passare da forma ridotta a forma ossidata in equilibrio reciproco e con processo reversibile. Favorisce la formazione del collagene, di adrenalina, regola la resistenza e la permeabilità dei capillari.
Interviene nei processi di difesa cellulare inattivando i radicali liberi dell'ossigeno favorendo l'azione antiradicalica della vitamina E. Favorisce l'assorbimento intestinale del ferro. La vitamina C, presente nell'adulto in quantità di circa 1500 mg., è assorbita nella mucosa dello stomaco e dell'intestino.Agrumi, peperoni, pomodori, kiwi e verdure a foglia verde sono ricchi di vitamina C se consumati freschi. Bisogna evitare lavaggi con quantità eccessive di acqua (che possono determinarne una perdita fino al 75 %) e cotture non troppo prolungate, essendo questa vitamina idrosolubile e facilmente degradabile, perché instabile al calore e all'ossigeno dell'aria.
Il livello raccomandato di assunzione della vitamina C con la dieta  mediterranea  è di 60 mg/giorno sia nella donna che nell' uomo in condizioni di  normalità. Un  aumento del fabbisogno si ha in gravidanza (+ 10 mg/giorno), durante  l'allattamento  (+ 30 mg/giorno), negli stati febbrili, nelle malattie infettive e  raddoppia nei  fumatori.La carenza di vitamina C, praticamente inesistente nei paesi  industrializzati,  quando è in forma grave determina lo "scorbuto", quadro morboso  caratterizzato  da fragilità capillare diffusa con possibilità di emorragie. Un livello  plasmatico  ottimale di vitamina C garantisce una buona protezione dell' organismo  contro  gli attacchi ossidativi. In caso di ipervitaminosi si hanno disturbi a  livello  gastrointestinale dovuti all'acidità.
  
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